Sulla filosofia da università. Schopenhauer Arthur. Fogola, 1990.

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Descrizione

Fogola (La torre d’avorio); 1990; Noisbn ; brossura con alette; 20,5×13 cm; pp. 117; Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; È possibile insegnare la filosofia? No, rispondeva già Platone. E no risponde Schopenhauer nel micidiale libello contro i professori di filosofia, che qui viene presentato in nuova versione al lettore italiano. Filosofi si nasce, cosí come si nasce santi o poeti. Tutti riterrebbero assurdo istituire cattedre di estro poetico o di inclinazione mistica. Per la stessa ragione si possono ritenere assurde le cattedre di filosofia. È quello che pensava anche Wittgenstein, grande ammiratore di Schopenhauer. L’alta e veemente declamazione contro la filosofia da università è una delle parti piú celebri dei Parerga e paralipomena, l’opera che procurò a Schopenhauer una fama im- provvisa. Prima, nessuno si era accorto di questo gigante dello spirito nella Germania stordita dagli ottoni di Fichte, di Schelling e soprattutto di Hegel. Ma questi tre “ciarlatani”, come li chiama il nostro filosofo, avevano pur sempre una loro statura. Oggi si proclamano filosofi non solo ciarlatani da mercato, ma anche magliari intellettuali. E non parliamo della camorra universitaria, già denunciata in questo libello e che ora ha assunto aspetti addirittura rivoltanti. Ben venga, dunque, la sferza di Schopenhauer: troverà molte schiene da scorticare. La voce di un vero filosofo è proprio quello che ci vuole nel marasma in cui versa la cultura ufficiale. Schopenhauer fu il primo a denunciare i guasti incalcolabili prodotti da Hegel, che piú tardi Popper definirà come “la piú grande truffa intellettuale nella storia della nostra civiltà”.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.