L’Europa e la filosofia. Martin Heidegger, Hans Georg Gadamer. Marsilio, 1999.

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Descrizione

Marsilio (Idee d’Europa.); 1999; 9788831772525 ; Copertina flessibile ; 20,5 x 12 cm; pp. 103; Postfazione di Manfred Riedel. Traduzione di Jan Bednarik. ; Presenta leggeri segni d’uso (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni, scoloritura al dorso), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Nel 1936 Heidegger tiene a Roma una conferenza sull’Europa e la filosofia. Dopo le dimissioni dall’incarico (durato un anno soltanto, nel 1933) di rettore dell’Università di Freiburg, il richiamo alla filosofia come destino dell’Europa, all’origine dell’umanità europea e al suo futuro storico, si erge, sia pure in modo non appariscente, come un muro ideale dinanzi all’involuzione culturale nazionalsocialista. La conferenza, qui tradotta per la prima volta in italiano, viene presentata insieme a un saggio di Hans-Georg Gadamer in cui la radice filosofica dell’Europa viene pensata nel contesto culturale dell’attuale epoca della globalizzazione, nella quale il cammino della civiltà occidentale si incrocia con altri, e con essi deve cercare di convivere. In appendice, un saggio di Manfred Riedel analizza ed esplicita la riflessione heideggeriana sull’Europa, contestualizzandola e indicandone sia il profilo politico critico del nazionalsocialismo, sia i rapporti filosofici con altri pensatori, da Eraclito a Platone, da Leibniz a Hegel, da Hölderlin a Nietzsche. MARTIN HEIDEGGER (1889-1976), uno dei massimi filosofi del Novecento, ha avuto un profondo influsso sulla cultura contemporanea. Le sue opere complete sono in via di pubblicazione nella «Gesamtausgabe», che comprenderà oltre 100 volumi. HANS-GEORG GADAMER (1900) è il fondatore dell’ermeneutica filosofica novecentesca, allievo di Heidegger e di Husserl dei quali ha ripreso le principali linee teoretiche. Tra le sue opere, ora raccolte nelle Gesammelte Werke», va ricordato il testo fondamentale dell’ermeneutica contemporanea, Verità e metodo (1960). MANFRED RIEDEL (1936), allievo di Löwith e di Gadamer, è uno dei principali studiosi di Heidegger ed è noto per i suoi lavori su Hegel, sulla filosofia pratica e sull’ermeneutica. Tra le sue opere: Studi sulla filosofia hegeliana del diritto (1969); Riabilitazione della filosofia pratica (1972); Metafisica e metapolitica (1975); Comprendere o spiegare? (1978); Hegel fra tradizione e rivoluzione (1982); L’ascolto del linguaggio. La dimensione acroamatica dell’ermeneutica (1990). ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.