Descrizione
Guanda (Prosa contemporanea.); 1988; 8877462914 ; brossura con risvolti ; 20 x 12 cm; pp. 186. Traduzione di Lydia Origlia. Prima edizione nella collana. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole sbucciature ai bordi), interno con dedica e data a biro, volume lievemente brunito; Accettabile (come da foto). ;Scritto nel 1950 all’indomani dell’esordio letterario, Sete d’amore mostra al lettore italiano un’immagine di Mishima diversa (anche se premonitrice) rispetto a quella che le opere posteriori hanno divulgato. Per l’autore venticinquenne da poco giunto allo scandaloso successo di Confessioni di una ma-schera, il romanzo è principalmente lo strumento di una spietata analisi, in pari misura storica e interiore, della società giapponese dell’immediato dopoguerra. Il testo di Mishima è popolato da personaggi votati alla rinuncia o all’abdicazione: il vecchio Yachichi, già dirigente di una società governativa, ritiratosi dopo la guerra nell’improbabile ruolo di proprietario terriero; il figlio Kensuke e la moglie, emblemi dell’intellettuale incapace di capire o di agire. Fra di loro, Etsuko, la giovane nuora rimasta vedova e ridottasi ad accettare, per pigra condiscendenza, il ruolo di amante di Yachichi È lei a conservare la vitalità necessaria per intuire le energie del Giappone rurale e a incarnarle nel giovane Saburo, un lavorante della fattoria. Il dramma erotico di Etsuko si snoda in una sequenza quasi rituale di silenzi e introspezione che culminerà in modo imprevedibile con un crudele ristabilimento dell’ordine. Gli intenti polemici di Mishima sono fusi in una narrazione di grande fascino, e si sviluppano in descrizioni ricche di una loro forza allucinata; l’agonia del marito di Etsuko e l’evocazione della festa del villaggio, entrambe segnate da una forsennata físicità, pongono perentoriamente di fronte al lettore la forza del Mishima più maturo. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
