Descrizione
Feltrinelli (Biblioteca di letteratura. I contemporanei 4); 1963; Noisbn ; Rilegato con titoli al piatto e dorso, sovracoperta; 20 x 13 cm; pp. 330; Prefazione di Giorgio Bassani. Ottantesima edizione. ; Presenta severi segni d’uso e del tempo alla sovracoperta (con piccole mancanze e grandi lacerazioni), legatura salda, interno senza scritte, volume brunito ai bordi.; Buono (come da foto). ; Giuseppe Tomasi, duca di Palma e principe di Lampedusa, nacque a Palermo il 23 dicembre 1896, e mori a Roma nel luglio del 1957. Appena ventenne aveva interrotto gli studi per andare al fronte. Fatto prigioniero, evase due volte dal campo di concentramento di Posen, e la seconda con pieno successo: travestito, attraversò mezza Europa a piedi, rientrando felicemente in Italia. Ufficiale effettivo fino al ’25 si interessò poi sempre di cose militari (quella di Clausewitz era una delle sue letture preferite), e fece in tempo a partecipare, come capitano di artiglieria, anche al secondo conflitto mondiale. Intimamente avverso al fascismo, durante il ventennio della dittatura era vissuto appartato da tutto ciò che sapesse di pubblico, di ufficiale. Soggiornò a lungo all’estero: in Francia, in Inghilterra, in Lettonia. Soltanto nel dopoguerra accettò, ma per breve tempo, la carica di presidente della Croce Rossa per la Sicilia. In realtà la sua passione piú vera fu sempre quella delle lettere. Lettore accanito, forse per un eccesso di consapevolezza critica scrisse poco e non stampò mai nulla. Oltre al Gattopardo, che stese di getto nel suo ultimo anno di vita, di lui non ci restano che quattro racconti e alcuni saggi sulla letteratura francese dell’ottocento. Il Gattopardo, ad agni modo, è opera di raro impegno. Come i Viceré di Federico De Roberto, si tratta di un romanzo storico, ambientato in Sicilia all’epoca del tramonto borbonico…..; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.