Organalia, 100 organi della provincia di Torino. Silvio Sorrentino (a cura di). Ages Arti Grafiche, .

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Descrizione

Ages Arti Grafiche (Provincia di Torino. CRT.); 2010?; Noisbn ; Rilegato con titoli in oro al piatto e dorso, sovracoperta ; 25,5 x 25,5 cm; pp. 349; Prefazione di Luigi Ferdinando Tagliavini. Volume riccamente illustrato a col. Numerose fotografie. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), piccole imperfezioni, interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Dopo la pubblicazione dei due volumi di Organalia dedicati agli organi del Torinese protagonisti delle stagioni di concerti promosse da Città d’arte in Musica, Vox Organorum e Organalia rispettivamente tra il 1998 e il 2004 e nel 2005-2006, appare ora questo sontuoso volume che allarga il panorama portando a cento il numero degli strumenti descritti. Dico sontuoso riferendomi non solo alla mole, all’elegante veste tipografico-editoriale e all’ampia, ammirevole documentazione fotografica, ma in particolar modo alla ricchezza del contenuto e alla competenza e precisione con cui sono state compilate le schede dei singoli strumenti. Benché la pubblicazione non pretenda di offrire una visione completa del patrimonio organario della Provincia di Torino, essa costituisce una tappa importante sulla via d’una schedatura totale e un prezioso strumento d’informazione e di lavoro per studiosi, organisti, organari e appassionati d’arte e storia organistica. Ma l’opera offre altresì un quadro significativo dell’attività svolta da oltre un decennio da Organalia (sotto l’attuale e sotto precedenti denominazioni) per la vita organistica e per la valorizzazione degli organi di Torino e della sua provincia. Se ne comprende l’importanza se si ripercorre il cammino compiuto nell’ultimo cinquantennio. Avrei dovuto in verità dire nell’ultimo ottantennio, dato che un punto di partenza obbligato mi sembra essere la costituzione a Torino negli anni Trenta della primissima istituzione creata in Italia a difesa degli organi storici, la “Commissione Subalpina di tutela per gli organi artistici” costituita preso l’allora Soprintendenza alle Gallerie. Tuttavia l’effettiva messa in valore affidata ad oculati restauri e ad esecuzioni musicali su antichi organi doveva ancora nascere e la presenza dell’organo nel quadro dell’attività concertistica era ancora limitato a manifestazioni piuttosto sporadiche. Dalla prefazione. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.