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La libertà e la legge. Bruno Leoni. Liberilibri, 2000.

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Descrizione

Liberilibri (Oche del Campidoglio 13.); 2000; 9788885140196 ; Copertina flessibile con risvolti ; 19,5 x 12 cm; pp.XXXV-220; Traduzione di Maria Chiara Pievatolo. Introduzione di Raimondo Cubeddu ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi e al dorso (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), interno senza scritte; buono, (come da foto). ; La libertà individuale può essere compatibile con gli ordinamenti contemporanei incentrati sulla legislazione e quasi completamente identificati con essa? Se linguaggio, moda, mercato, arti, scienze sono il prodotto della convergenza di azioni spontanee individuali, non dovrebbe anche il diritto, allo stesso modo, prodursi da una simile spontanea convergenza? E ancora: la codificazione legislativa, come punto terminale di un processo in cui è sempre l’autorità di maggioranze dispotiche a imporsi, non finisce per risolversi in un congegno liberticida? E non è forse una sofisticata impostura la “democrazia rappresentativa”? Può dirsi società di uomini liberi quella in cui una qualsiasi oligarchia contingente di “legislatori” può a suo arbitrio render nulli negozi giuridici liberamente sottoscritti fra adulti sani di mente e consenzienti? Questi e altri “empi” interrogativi poneva nel 1961 Freedom and the Law, opera magistrale di Leoni, che tanta influenza eserciterà sulla scienza politica. Leoni, preconizzando il delirio demiurgico e la metastasi normativa che avrebbero devastato gli ordinamenti contemporanei, tratteggia una teoria generale del diritto che scongiuri i rischi a cui un potere legislativo privo di limiti espone la libertà individuale.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.