Il teatro e il suo doppio con altri scritti teatrali. Antonin Artaud. Einaudi, 1978.

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Descrizione

Einaudi (PBE 193.); 1978; 9788806350895 ; Copertina flessibile ; 18 x 10,5 cm; pp.LII-262; A cura di Gian Renzo Morteo e Guido Neri. Traduzioni di Ettore Capriolo e Giovanni Marchi. Prefazione a cura di Jacques Derrida. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), dorso con segni di lettura, interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Questo volume vuole presentare l’essenziale del pensiero di Artaud nelle sue applicazioni al teatro. Vi figurano oltre al testo ormai classico Il teatro e il suo doppio altri scritti che completano l’immagine del teatro in Artaud: progetti drammatici, progetti di messa in scena, cronache drammatiche, recensioni, articoli. Le idee teatrali di Artaud hanno aperto un campo di esperienze e di ricerche, intorno ad alcune rivendicazioni fondamentali: sollevazione contro la dittatura del testo, coinvolgimento del pubblico, mobilitazione di tutte le energie fisiche attive nello spettacolo e loro codificazione in un linguaggio integrale. Ma per Artaud non si tratta semplicemente di modificare l’equilibrio istituzionale del teatro e di ridefinirlo sotto forma di un nuovo «paradosso sull’attore» (o sul regista). Un testo come Il teatro e il suo doppio non appartiene agli uomini di teatro. Molto piú che un discorso precettistico su come fare teatro è un’evocazione delle possibilità estreme del teatro, di quella tentazione (o «doppio») di azione assoluta irreversibile «la crudeltà») che incombe sull’esibizione dei corpi nello spazio scenico. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.