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Il rosso e il rosa. Sofia Guglielmina margravia Di Bareith. Sellerio, 1981.

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Descrizione

Sellerio (La memoria 35.); 1981; nosbn ; Copertina flessibile con risvolti ; 16,5 x 12 cm; pp. 241; Traduzione di Alfonso Zaccaria. Nota di Alberto Savinio. Prima edizione nella collana; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, piccole imperfezioni; Buono, (come da foto). ; Le memorie private e di corte (dal 1706 al 1742) della sorella di Federico il Grande di Prussia. Delle Memorie di Voltaire, pubblicate tra i primi numeri di questa collana, Savinio scriveva: «Federico di Prussia si è meritato dai posteri e dagli stessi suoi contemporanei il titolo di ‘grande’. Voltaire per parte sua fu un letterato impeccabile e una delle menti più ordinate del suo e di tutti i tempi. Eppure, quando questi due uomini si mettono insieme, compongono uno degli episodi più ridicoli e miserevoli dell’intera storia dei rapporti umani. Che segno è questo?» È il segno per cui, a questa ampia scelta delle memorie della margravia di Bareith (che è poi la wagneriana Bayreuth), abbiamo dato un titolo parodisticamente stendhaliano. Il rosso di un militarismo che arriva alla bestialità, il rosa dell’omosessualità che in quel bestiale rigore trascorre. E non che la margravia, sorella del ‘grande’ Federico, faccia parola del rosa: ma nella sua vivissima rappresentazione della vita familiare e di corte se ne possono trovare gli indizi, le spiegazioni; che è possibile anche, col senno di poi, riportare alla Germania di Adolfo Hitler.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.