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Il novellino. Masuccio Salernitano. Bur, 1983.

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Descrizione

Bur (I classici della Bur L771.); 1990; 9788817167710; Copertina flessibile; 18 x 11 cm; pp. 609; Nell’edizione di Luigi Settembrini. A cura di Salvatore S. Negro. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, imperfezioni), dorso con segni di lettura, interno senza scritte, volume brunito; Buono, (come da foto). ; Nell’area della narrativa quattrocentesca, il « Novellino» di Masuccio Salernitano occupa un luogo di particolare rilievo. Composto a Napoli fra il 1450 e il ’75, il libro è costituito da cinquanta novelle, ciascuna preceduta da una lettera dedicatoria a personaggi dell’ambiente aristocratico, la cui sequenza evoca, coi tratti di una nobile mondanità, il gusto e l’atmosfera della corte aragonese al tempo del suo massimo splendore. Nella stessa dimensione storica, esplorata sul versante della quotidianità popolare, sono collocate le novelle, in cui si raccontano, senza tante dissimulazioni, piccoli e grandi scandali contemporanei, elaborati secondo i modi dei fabliaux e della narrativa boccacciana. Sono storie di crimini e di frodi, di beffe e di passioni, in cui giocano un ruolo dominante il sesso e la furfanteria. Nutrito di umori grotteschi e di risentimenti polemici (particolarmente acri nei confronti del clero corrotto), Masuccio dipinge a forti tinte i misfatti dei religiosi, la dissolutezza delle donne, le prepotenze dei signori, accentrando l’attenzione sui particolari osceni o macabri delle vicende: ecco cardinali che corrompono oneste mogli, frati che ostentano falsi miracoli, donne che fuggono con mori infedeli; ecco dottori babbei, lebbrosi perversi e assatanati, prostitute, nani, travestiti, ciarlatani: una folla brulicante di figure comiche o sinistre, una successione inesauribile di invenzioni stravaganti, che lo stile avviva con la patina colorita del volgare napoletano. L’opera, che non è solo un interessante documento letterario, ma un testo di godibile lettura, è presentata a cura di S. Nigro, nell’edizione datane da Luigi Settembrini, che di Masuccio fu grande estimatore. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.