Ignoranza e libertà. Lorenzo Infantino. Rubbettino, 1999.

10,80

Solo 1 pezzi disponibili

COD: 17125 Categoria: Tag: ,

Descrizione

Rubbettino (Biblioteca Austriaca Saggi 5 ); 1999; 9788872848418; Copertina flessibile con sovracoperta; 21 x 13,5 cm; pp. 265; ; leggeri segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; L’analisi contenuta in questo volume è volta a individuare le condizioni che rendono possibile o impossibile la crescita economica, politica e culturale. L’autore prende avvio dal confronto tra Sparta e Atene per giungere, dopo essersi soffermato sul contributo teorico di Mandeville e dei moralisti scozzesi, alla “Scuola austriaca” di economia. Vengono soprattutto messe in luce le radici gnoseologiche della libertà e del tribalismo. Ciò significa che il contrasto fra la società aperta e la società chiusa è in primo luogo il contrasto fra fallibilismo e assolutismo gnoseologico. La libertà si afferma e produce sviluppo là dove gli uomini, consapevoli della propria ignoranza e fallibilità, rinunziano al “punto di vista privilegiato sul mondo”, al fondamento inconcusso. Tale rinunzia è il primo elemento dell’habitat della libertà, a cui fanno seguito la teoria egualitaria della razionalità e l’uguaglianza dinanzi alla legge: tutte condizioni che rendono possibile la istituzionalizzazione del confronto fra idee, progetti politici e paradigmi produttivi. Vengono in tal modo alimentati creazione e flussi di nuove conoscenze e di nuove informazioni, che servono a mettere in atto un permanente processo di esplorazione dell’ignoto e di correzione degli errori. La società aperta prevale sulla società chiusa, perché mobilita l’ingente massa di conoscenze e informazioni disperse fra moltitudini di individui. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.