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Corpo d’amore. NORMAN O. BROWN. SE, 1990.

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Descrizione

SE (SAGGI E DOCUMENTI DEL NOVECENTO 26.); 1990; 8877102004 ; Copertina flessibile con risvolti ; 22 x 13 cm; pp. 297; Con uno scritto di Herbert Marcuse. Traduzione di Silvia Giacomoni. ; Presenta segni d’uso ai bordi e ai piatti (senza mancanze nè lacerazioni, quarta di copertina con sbucciatura), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Accettabile (come da foto). ; Ecco l’anima nuova, profeta dell’uomo nuovo la rottura decisa col passato e col presente che è ancora dominio del passato. E si tratta del passato archetipo, sia per l’individuo che per la storia del genere umano: il peccato originale e la scena originaria. Nella sua rappresentazione della storia dell’uomo e della condizione umana, Brown è guidato dalle idee più avanzate ed estreme della psicoanalisi, e gli piace citare Adorno: “Nella psicoanalisi sono vere le esagerazioni”. Solo le esagerazioni possono distruggere la compiacenza del buon senso e dello spirito scientifico con le loro illusioni e i loro limiti rassicuratori. Solo le esagerazioni possono (forse), con la violenza di uno shock, chiarire l’orrore del tutto, la profondità dell’inganno, e l’incomunicabile promessa di un futuro che potrà essere (o potrà pensarsi) solo in quanto annullamento totale di passato e presente. Apocalisse e Pentecoste: distruzione di ogni cosa e redenzione di ogni cosa: liberazione finale del contenuto represso abolizione del principio di realtà, anzi, abolizione della realtà stessa. Brown infatti chiama illusione, menzogna, sogno, ciò che noi chiamiamo realtà. Noi dormiamo e il sonno equivale alla morte; viviamo ancora nel grembo o torniamo nel grembo; la nostra sessualità genitale è un regresso allo stato prenatale; e siamo ancora sotto il fascino della scena originaria: riproduciamo il padre che abbiamo introiettato in noi; la vita sessuale che crediamo nostra è la sua, e il nostro piacere è vicario. Se tutta la nostra vita è dunque sogno e illusione, il risveglio alla vera vita sarà la fine della nostra: la morte e la resurrezione sono un’unica cosa. Per uscire dal grembo, per uscire dalla caverna dei sogni, dobbiamo morire e rinascere. (Dalla postfazione di Herbert Marcuse) Norman O. Brown, nato nel 1913 a El Oro (Messico), vive e insegna negli Stati Uniti. Tra le sue opere principali ricordiamo: Ermes il ladro (1947), di prossima pubblicazione presso SE; La vita contro la morte (1959) e Tempo di chiusura (1973). Corpo d’amore è uscito negli Stati Uniti nel 1966. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.