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Che fiore è?. Dietmar Aichele. Rizzoli, 1980.

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Descrizione

Rizzoli (L’ornitorinco); 1980; Noisbn ; Rilegato con sovracoperta; 22 x 14,5 cm; pp. 397; Riccamente illustrato a colori ; leggeri segni d’uso alla copertina, interno buono con lieve ingiallimento delle pagine; Buono (come da foto). ; Poniamo il caso, un Profano: uno di noi che va in vacanza, al mare, ai monti, in campagna; o uno che va a fare una passeggiata al parco pubblico, o semplicemente ai margini della città; o uno infine che coltiva il suo orto e il suo giardino, All’improvviso un ciuffo di foglie, un fiore non visto prima o mai notato fino a I quel momento, ferma la sua attenzione: “Che (diavolo mai di) pianta è questa?” si chiede. A questo punto, per trovare la risposta, se il Profano è un assetato di conoscenza, corre dal libraio per acquistare una Flora. Ora in Italia di Flore, diciamo così accademiche, ne esistono, dal punto di vista scientifico, un tre o quattro, ottime. Ma non dal punto di vista del Profano, per il quale i veri triboli cominciano nel momento in cui si accinge ad usare la sua Flora. Perché per lo più si tratta di opere assai ingombranti e poco pratiche (mentre il nostro vorrebbe legittimamente portarsele dietro nei suoi vagabondaggi), non illustrate o, se illustrate, in bianco e nero con disegni molto schematici che mettono in risalto appunto le caratteristiche atte ad identificare il soggetto secondo il geniale, ma non tanto semplice, metodo linneiano. E il meccanismo delle chiavi che portano all’identificazione del soggetto è molto simile a quello della caccia al tesoro, una caccia al tesoro lunga e laboriosa che alla fine lascia il Profano, anche se vittorioso, esausto e poco desideroso di ricominciare su un altro oggetto la faticosa ricerca. Così scoraggiato rinunzia, e il risultato è la paurosa ignoranza naturalistica che regna, soprattutto da noi, sovrana. Conscio di queste difficoltà, ancora negli anni quaranta, un medico e biologo di Innsbruck, Alois Kosch, ideò una Flora destinata al profani concepita secondo un metodo nuovo: dove dei fiori è presa in esame innanzitutto la caratteristica più appariscente, il colore (che è riportato sul taglio delle pagine nelle sezioni corrispondenti, bianco, giallo, blu eccetera); ogni sezione è a sua volta suddivisa in tabelle che contengono le piante che si trovano nei vari ambienti (per esempio orti, giardini, macerie; oppure: prati, pascoli e così via); le tabelle sono ancora suddivise in sottogruppi secondo la forma del fiore, indicata con un chiaro simbolo grafico (a simmetria radiale, a quattro, cinque, o più petali; a simmetria bilaterale); seguono infine nei paragrafi dedicati ad ogni pianta singola, tutte quelle informazioni (epoca di fioritura, dimensioni, descrizione particolareggiata, dati botanici, proprietà, usi) necessarie ad una rapida ricognizione. Se un fiore ha più colori, o si ritrova in ambienti diversi, figura e descrizione sono ripetute nelle varie sezioni. Di questa opera, che ha raggiunto ormai la quarantesima edizione e di cui sono state acquistate nella sola Germania oltre mezzo milione di copie, tradotta in varie lingue europee, ed imitata nella sua struttura quasi dovunque, si può dire che è di gran lunga la più popolare e la più pratica Flora del nostro continente, la Bibbia del viandante. La presente edizione, che segue tutte le altre che nel corso di quasi quattro decenni sono state via via continuamente rivedute, corrette, integrate, è stata completamente rielaborata da Dietmar Aichele ed arricchita, pianta per pianta, di un limpido e ben leggibile disegno a colori, opera della penna paziente e fedele di Marianne Golte-Bechtle.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.