Al Zarqawi Storia E Mito Di Un Proletario Giordano. Loretta Napoleoni. Tropea, 2006.

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Descrizione

Tropea (Le querce); 2006; 9788843805815 ; Copertina flessibile con risvolti ; 21,5 x 14 cm; pp. 255; Introduzione di Giovanni Ponzio e Gabriella Simoni. Traduzione di Silvia Rota Sperti. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; “Oggi in Iraq agisce una micidiale rete terroristica comandata da Abu Mussab al-Zarqawi, luogotenente di bin Laden.” Nel febbraio 2003, con queste parole il segretario di Stato americano Powell apre un nuovo capitolo della lotta al terrorismo globale: l’amministrazione Bush prepara la crociata contro lo stato canaglia di Saddam. Oggi sappiamo che quell’informazione era falsa. Come sappiamo che in quel momento è nato il mito mediatico più potente e duraturo del dopo 11. settembre: il mito di al-Zarqawi. I primi a stupirsi che il suo nome venga citato insieme a quello di bin Laden sono proprio gli integralisti islamici: sono centinaia gli uomini come al-Zarqawi, impegnati nella jihad e con una certa attitudine al comando. Inoltre, lui non ha “curriculum”, gli mancano le relazioni, date le origini proletarie e la mancanza di cultura. Per non parlare dei supporti finanziari. Chi è dunque al-Zarqawi? Cresciuto in Giordania, a Zarqa, in un quartiere dove si mescolano criminalità, valori tradizionali e cultura consumista, finisce giovanissimo in carcere per reati comuni. Ed è lì che riceve il primo indottrinamento alla jihad, che individua la strada per il riscatto sociale: diventare un combattente islamico. In Afghanistan prima, in Pakistan poi, cerca di unirsi ai mujaheddin, ma solo tornato in Giordania fonda un gruppo jihadista clandestino. Nuovamente arrestato, ora non è più un criminale qualunque. Cinque anni di torture fisiche e psicologiche compiono su di lui la trasformazione finale: si tempra nel corpo e nello spirito, impara a memoria il Corano, diventa punto di riferimento per gli altri detenuti, si prepara a essere un capo. Uscito di prigione vaga per le zone calde e organizza un campo di addestramento vicino al confine iraniano. Il primo incontro con bin Laden avviene nel 2000, a Kandahar, ma i tempi non sono maturi per un’alleanza: il principe saudita ha una visione globale e antimperialista della jihad; al-Zarqawi pensa ancora a una guerra locale contro i regimi arabi corrotti. Nel 2003, con l’Iraq che attende ormai l’invasione statunitense, l’uomo di Zarqa, che si è preparato tanti anni a dar battaglia, ha trovato il paese che fa per lui. Ora solo bin Laden può legittimare la sua autorità davanti alla popolazione sunnita del paese. Il momento dell’accordo è giunto. Loretta Napoleoni ricostruisce la vicenda del ricercato n. 2 nel mondo, distilla la realtà dall’immagine ingigantita dai media, svela la complessità dei conflitti interni al mondo islamico, smontando il teorema di un unico disegno terroristico. E ancora una volta smaschera il tentativo americano di ridisegnare il mondo attraverso la guerra. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.