Storia economica del mondo antico. Fritz M. Heichelheim. Laterza, 1972.

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Descrizione

Laterza (Collezione Storica); 1972; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, astuccio illustrato, acetato trasparente di protezione, allegata scheda editoriale; 21 x 14 cm; pp. 1254; Introduzione M. Mazza. Traduzione di S. Sciacca.; minimisegni d’uso all’astuccio, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Concepita dal punto di vista della storia universale, questa Storia economica dell’antichità di F. M. Heichelheim abbraccia un arco di storia di circa 500.000 anni, dalla comparsa dell’Australopithecus sino alle migrazioni dei popoli germanici, slavi e arabi. Strutturalmente essa può dividersi in tre grandi sezioni: gli inizi primitivi dell’umanità, protesa alla semplice sopravvivenza, sino allo sviluppo delle coltivazioni arboree e del l’allevamento; l’epoca delle culture urbane dell’antico Oriente rette da un potere centralizzato; le culture mediterranee dagli inizi dell’età del ferro sino al loro declino sotto i colpi delle migrazioni barbariche. Protagonista indiscutibile di tale storia è, secondo Heichelheim, il fattore economico, il « capitale »: ed è secondo questa impostazione teorica che l’opera è costruita, analizzando per ogni singola epoca storica i mutamenti politici e sociali, le varie forme di capitale e la moneta con le sue fluttuazioni, il lavoro umano che determina la circolazione dei beni. Commercio, operazioni bancarie, imprese di trasporto, guerre, economia domestica e industrie, agricoltura caccia e pesca, sono i vari settori economici costantemente analizzati con ricchezza di materiale documentario, epigrafico, numismatico e letterario. Il « capitale » costituisce così, volta a volta, la forza motrice delle decisive trasformazioni sociali ed economiche del Neolitico e del rivoluzionario passaggio dalla civiltà non urbana a quella urbana, in altri termini della « genesi della civiltà occidentale ». E proprio perché assume come metro interpretativo il perfezionamento della struttura capitalistica, di fronte a fenomeni di fondamentale importanza quali i regni ellenistici e l’impero romano l’autore si trova costretto a spiegarne il crollo invocando come causa un fattore esterno: Roma per l’ellenismo, il cristianesimo per l’impero. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.