Storia della Tour Eiffel. Jill Jones. Donzelli, 2011.

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Descrizione

Donzelli (Saggi. Storia e scienze sociali); 2011; 9788860365606 ; Rilegato con sovracoperta ; 21 x 15 cm; pp. 345; Traduzione di C. Spinoglio. Prima edizione. Numerose fotografie b/n nel testo e fuori testo. ; leggeri segni d’uso ai bordi della sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Simbolo di Parigi per antonomasia, più famosa persino del Louvre o di Notre-Dame, la Tour Eiffel ha alle spalle una storia a dir poco controversa. La fin de siècle era alle porte e la Francia era fermamente determinata a fare dell’Esposizione universale del 1889 l’occasione per una grande celebrazione della Repubblica e del centenario della Rivoluzione. Occorreva un monumento senza precedenti, ed ecco che si decise di commissionare all’ingegnere Gustave Eiffel, da tempo impegnato nella costruzione di ponti e reti ferroviarie, la realizzazione di una torre in ferro alta trecento metri. Attraverso le fonti più diverse – giornali, interviste, carteggi – la storica Jill Jonnes ripercorre non solo le fasi della progettazione e della costruzione della torre, ma anche l’intero contesto parigino dell’Esposizione. Nel corso di quell’anno la capitale agì da potente richiamo per le più celebri e disparate personalità provenienti da tutto il mondo, suscitando entusiasmi e polemiche: se il gotha della capitale francese – tra cui scrittori del calibro di Guy de Maupassant e Alexandre Dumas figlio – accolse con orrore quella “torre vertiginosamente ridicola che sovrasta Parigi come l’oscura e gigantesca ciminiera di una fabbrica che tutto schiaccia sotto la sua barbara mole”, ci fu chi, come Van Gogh e Gauguin, accorse in città in cerca di un successo che l’Esposizione poi non gli avrebbe dato. O chi, come Edison, attraversò l’Atlantico per mostrare e vendere il suo fonografo… ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.