Scritti corsari. Pier Paolo Pasolini. Garzanti, 1990.

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Descrizione

Garzanti (Gli elefanti. Saggi); 1990; 9788811675204 ; Copertina flessibile ; 19x 12 cm; pp. XII-248; Prefazione di Alfonso Berardinelli, Prima edizione nella collana ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Buono (come da foto). ; «lo non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza: se non quella che mi proviene paradossalmente dal non averla o dal non averla voluta; dall’essermi messo in condizione di non avere niente da perdere, e quindi di non esser fedele a nessun patto che non sia quello con un lettore che io del resto considero degno di ogni più scandalosa ricerca». Il patto che Pasolini strinse con il lettore e con se stesso si rivela, a distanza di quindici anni, più che mai saldo e severo. La «scandalosa ricerca» sui temi dell’aborto e della pubblicità, dell’etica politica e della religione è ora il nostro scandalo, perché si riaccende in un clima di conflitti sopiti, occultati o rimossi, in un contesto sociale e intellettuale che sembra essersi dimenticato del «sogno di una cosa». Questi scritti «d’occasione» duri colpi di sonda mossi dallo sdegno e dalla pietà – appartengono certamente al lascito più duraturo di Pasolini. Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922-Roma 1975) Garzanti ha pubblicato, tra l’altro, i romanzi Ragazzi di vita (1955), Una vita violenta (1959), Amado mio (1982); i versi Le ceneri di Gramsci (1957), La religione del mio tempo (1961), Poesia in forma di rosa (1964), Transumanar e organizzar (1971); i drammi (Teatro, 1988); e per la saggistica Passione e ideologia (1960), Empirismo eretico (1972). ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.