Poesie. Genet Jean. Guanda, 1983.

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Descrizione

Guanda (Quaderni della Fenice 91.); 1983; Nosbin ; Copertina flessibile ; 20 x 12 cm; pp.114; A cura di Giancarlo Pavanello. Testo a fronte ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ;L’attività drammaturgica di Genet, unica e irripetibile, è stata ed è materia di studi specifici. Molto meno, invece, sono stati esplorati le poesie e i romanzi. Eppure, ora che il teatro d’autore attraversa una certa crisi, ci si accorge che Genet ha fatto scuola, e non solo in Francia, proprio come poeta in versi e in prosa. Eroe delle inquietudini della civiltà di massa, Genet sembra riallacciarsi alla poesia epica e tragica del passato. Ma definirlo neo-barocco o neo-romantico sarebbe superfluo e improprio. Incline a un’atemporalità antinovecentesca, il suo classicismo è tuttavia ancorato nel presente, radicato nella modernità. Sempre seguendo una propria linea, egli fa sua la critica metafisica e sociale propria del surrealismo; ne possiede il gusto della fantasia, della libertà, dell’anarchismo, della rivolta assoluta; la tendenza al «meraviglioso» e all’elemento onirico; la fede nell’Alchimia del Verbo e nel «dérèglement» dei sensi. Una sotterranea volontà pervertitrice è oggettivata da innesti gergali più o meno numerosi, tratti dalla lingua della più cruda realtà, in particolare l’argot della mala. Inserti che, per altro (così come gli stessi «eccessi» osceni), hanno la funzione di rendere consistente la continuità del canto segreto e di dimostrare la paradossale possibilità, in un’epoca così tragicamente banale, della pienezza della voce e della poesia d’amore. Jean Genet è nato a Parigi nel 1910. La sua produzione teatrale e narrativa lo qualifica come una delle personalità più originali e significative della letteratura contemporanea. Tra le sue opere ricordiamo: Notre-Dame-des-Fleurs (Nostra Signora dei Fiori, 1944), Le miracle de la rose (Miracolo della rosa, 1946), Journal du voleur (Diario del ladro, 1949), a cui sono seguiti, nel campo teatrale, Les bonnes (Le cameriere, 1954), Le balcon (11 balcone, 1956) e Les paravents (I paraventi, 1962). In copertina: Jean Genet nel 1945. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.