Nietzsche nei ricordi e nelle testimonianze dei contemporanei. Claudio Pozzoli (a cura di). Bur, 1990.

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Descrizione

Bur (Bur Saggistica.); 1990; 9788817110303 ; Copertina flessibile ; 20 x 13 cm; pp. 441; A cura di Claudio Pozzoli. Prima edizione nella collana. Volume con 88 ill. in b./n. fuori testo. ; Presenta segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni) imperfezioni, macchie ai piatti e dorso, firma e data alla prima pagina, interno senza scritte, volume brunito; Accettabile (come da foto). ; Come visse Nietzsche? Non esiste filosofo che come lui abbia attratto e attrae tuttora l’interesse quasi morboso dell’opinione pubblica sulla vita e sulla persona, prima ancora che sul complesso dell’opera. Fu un pensatore controcorrente, provocatorio, ma anche un poeta solitario e un sofferente. Da giovane prodigio (a ventiquattro anni era professore universitario) Friedrich Nietzsche (1844-1900) si trasformò in errabondo e fuggitivo, vivendo irrequieto e senza fissa dimora tra la Riviera italiana e francese e le Alpi svizzere. Scrisse libri di aforismi come « Al di là del bene e del male » e « Umano, troppo umano », e quello che viene ritenuto il suo capolavoro, «Così parlò Zarathustra», senza ottenere alcun riconoscimento passava solo per stravagante, malato, diverso. Solo dopo la follia che lo travolse a Torino (inizio 1889), arrivò la fama e la notorietà: fu ritenuto uno dei più originali e inquietanti pensatori dell’epoca. Influenzò i maggiori letterati europei a cavallo del secolo, ed è ritenuto uno dei precursori della psicanalisi. La sua filosofia continua ad affascinare anche oggi, non solo il mondo accademico. Questo volume non vuole soltanto narrare la vita di Nietzsche attraverso testimonianze dirette. Cerca anche di far luce sugli aspetti più contraddittori e misteriosi di questa esistenza sfociata nella pazzia: attraverso una vastissima scelta di testimonianze e di documenti dei suoi contemporanei. Comprende oltre a una dettagliata cronologia della vita e delle opere di Nietzsche e una ricca iconografia – anche le cartelle cliniche del periodo della follia e le testimonianze che in lui non vedevano solo il filosofo geniale, ma anche il diverso, costretto alla fuga e condannato alla sofferenza e alla solitudine. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.