Minoici e micenei. L’antica civiltà egea dopo la decifrazione della Lineare B. Palmer Leonard R.. Einaudi, 1970.

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Descrizione

Einaudi (Saggi 454.); 1970; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 21,5 x 15,5 cm; pp. XXXI-299; Traduzione di Nicoletta Neri. Seconda edizione. Volume con XX tavole b/n f.t., 49. illustrazioni nel testo ; Presenta segni d’uso ai bordi della sovracoperta, (piccola mancanza, sbucciature e imperfezioni), volume saldo, interno ottimo, senza scritte; buono (come da foto). ; Un quadro vivo della civiltà minoica e dei suoi rapporti con quella micenea, condotto sugli studi che hanno seguito la decifrazione della Lineare B. Un secolo fa, di Micene «ricca d’oro», di Pilo «Sabbiosa», di Cnosso e Troia non restava nulla più del ricordo tramandato dal canto di Omero. Prima lo Schliemann nella Troade e nell’Argolide, poi l’Evans a Cnosso ristabilirono una conoscenza assai ricca di quella civiltà. Quando poi il Ventris, nel 1953, giunse alla decifrazione della scrittura cretese e micenea, il saggio stesso della vita di quei popoli ci venne restituito. La storia di queste ricerche a Creta e nel Peloponneso, con alterne vicende di entusiasmi e delusioni, è ripercorsa «ad uso dei lettori in generale» da L. Palmer, professore di Filologia comparata a Oxford, in questo volume, che suscitò al suo apparire, nel 1961, una polemica vivacissima, neppure ristretta agli ambienti scientifici, ma estesa ai grandi organi d’informazione: si parla oggi di una Palmer-Kontroverse sulla datazione dei principali avvenimenti di Creta, sull’età delle tavolette scritte in lineare B, sui falsi che Evans avrebbe commesso durante i suoi scavi e che emergerebbero dai taccuini inediti di un suo assistente… Come dunque la Lineare B del Chadwick (pubblicato anche in Italia da Einaudi nel ’59) dava al grosso pubblico il primo annuncio e le prime notizie sulla scoperta del Ventris, Minoici e micenei offre il quadro d’insieme degli studi e della storia della civiltà minoica e affronta l’appassionante problema dei rapporti fra i popoli del continente e dell’isola: se si possa cioè parlare di una civiltà cretese distrutta da popolazioni barbariche nell’isola che ne fu la culla e sopravvissuta ancora per qualche secolo sul continente nei regni di Nestore e di Agamennone: oppure si debba pensare che la distruzione dell’ultimo dei grandi palazzi di Cnosso fu opera dello stesso popolo miceneo. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.