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Memorie. Cardinale di Retz. Luni, 2018.

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Descrizione

Luni ( Grandi Pensatori d’Oriente e d’Occidente 43.); 2018; 9788879843126 ; Copertina flessibile con risvolti ; 23 x 16 cm; pp. 847; A cura di Serafino Balduzzi.. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, imperfezioni, sbucciature), interno pulito e senza scritte ; Buono, (come da foto). ; Paul de Gondi (1613-1679) trascorse la sua esistenza dentro il cantiere che stava edificando, in Francia, la Grandeur e l’Ancien Regime. Remò instancabilmente contro corrente. Altri lo fecero a tutela degl’interessi dell’alta nobiltà; lui invece con propensioni popolari, e animato da una forte ambizione personale, come sempre in questi casi. Le Memorie di Retz sono un monumento, uno dei libri che “fanno” il Grand Siècle: quella ventina d’anni, fra il 1660 e il 1680, in cui la letteratura francese sali alle stelle. L’opera si colloca al vertice del canone della memorialistica francese, in compagnia di Saint-Simon (o prima di lui). «Fra i tre grandi stili della prosa del XVII secolo – Pascal, Retz, Saint-Simon – Pascal è lo stile del pensiero, Saint-Simon quello del pittore e il cardinale quello dell’azione» è stato detto. In Francia, a metà del Seicento, l’autore combatté a spada tratta il proprio re, appoggiandosi a moti di piazza, a collusioni con gli spagnoli e alle parrocchie parigine. Si fece beffa del potere dominante con un’indomita fantasia e un impeccabile uso del tempo. Ebbe nemiche la propria sfortuna e l’inconsistenza degli alleati. Fu il lupo cattivo per Luigi XIV fanciullo. Il racconto si arresta alle soglie della fuga da Roma, quando inizia per l’autore la stagione più deprimente della sua vita. In questa edizione esso è accompagnato da un’appendice di vari materiali, per circostanziarlo meglio (libello sul duca di Beaufort, lettere di Retz a Roma per ottenere la nomina a cardinale), per gettare qualche luce sul dopo (attività diplomatica di Retz), per illustrare il contorno (Massime di La Rochefoucauld), e per documentare gli ultimi anni (lettere di Madame de Sévigné). Retz era un oriundo italiano, eppure solo dopo trecento anni viene pubblicato integralmente in Italia. Nel frattempo ha avuto pessima stampa: lo si è tacciato di bugiardo (si fidava della propria memoria e gli accadeva di sbagliare le date), di diffamatore (non tributò la dovuta deferenza ad alcuni busti e mezzibusti storici, perché li aveva conosciuti di persona anziché sui libri), di immorale (aveva propensioni sessuali scandalosamente normali e pacifiche), troppo libero per un cardinale… Questo è il libro di memorie più brillante e avventuroso che sia mai stato scritto. La presente edizione è la prima traduzione integrale in lingua italiana. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.