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L’ultima spedizione di Mrs. Chippy. Il mirabile diario di bordo del gatto di Shackleton. Caroline Alexander. Saggiatore, 1995.

Descrizione

Saggiatore (Terre/Idee.); 2005; 9788842812784 ; Copertina flessibile con risvolti ; 21,5 x 14 cm; pp. 158; Traduzione di Corinna Rossi. Volume riccamente illustrato in b./n. Numerose fotografie ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza lacerazioni, imperfezioni e sbucciature), interno senza scritte, volume lievemente brunito, manca triangolino prezzo; Buono, (come da foto). ; La vicenda è nota. Il l’agosto 1914 l’esploratore angloirlandese Sir Ernest Shackleton salpa dai docks di Londra alla volta dell’Antartide. Con lui, a bordo dell’Endurance, ci sono ventisette marinai ansiosi di scrivere l’ultima, gloriosa pagina nella storia delle grandi esplorazioni: la traversata del continente bianco da ovest a est, oltre tremila chilometri da percorrere su slitta in centoventi giorni. Dei rovesci che la sorte aveva riservato all’equipaggio esiste una ricca documentazione: le fotografie di Frank Hurley, i disegni di Walter How, i diari di Shackleton e di altri protagonisti. Quello che i più ancora ignorano è l’esistenza di una testimonianza eccezionale, finora circolata in una ristretta cerchia di studiosi. È il diario del ventinovesimo membro della Spedizione transantartica imperiale, il gatto di bordo. Imbarcatosi con il carpentiere scozzese Henry McNeish, suo amico e concittadino, Mrs. Chippy (il nome, nato da un equivoco, non deve lasciare dubbi sulla sua fiera mascolinità) è un esploratore provetto che gode della piena fiducia dei compagni e del comandante, come testimonia il titolo di primo ufficiale che si conquista a nave appena salpata. Le mansioni che gli vengono assegnate – controllo dell’integrità delle scorte e avvistamento di esemplari faunistici a scopi scientifici- e l’accesso a ogni area della nave gli offrono la possibilità di osservare tutti gli aspetti della vita di bordo. Senza i filtri o le censure che a volte falsano le interpretazioni umane dei fatti, negli alloggi dell’equipaggio Chippy coglie e registra gli umori dei compagni, terrorizzati dalla morsa di ghiaccio che dall’inizio del 1915 intrappola l’Endurance o entusiasti di fronte alla prospettiva di riprendere la navigazione. Acquattato nella cabina del comandante, attesta che il coraggio e la determinazione di Shackleton sono saldi anche nei colloqui privati o nei momenti di solitudine, non solo quando si tratta di rincuorare la ciurma. Ma Chippy è molto più di un testimone. Sono tante le pagine che dedica alle disavventure di cui è stato protagonista, all’insopportabile muta di husky di bordo, al rapporto non proprio idilliaco con il burbero Thomas Orde-Lees, geloso custode della cambusa. Fino al giorno più difficile, quel 29 otto bre in cui l’Endurance, assediata dai ghiacci, viene abbandonata al suo destino… ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.