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L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali. Francesco Bruni (a cura di). Utet, 1992.

Descrizione

Utet (La nostra lingua. Biblioteca storica di linguistica italiana); 1992; 8802046050 ; Rilegato con titoli in oro al piatto e dorso, acetato e custodia; 30 x 21 cm; pp. XXXIII-1038; A cura di Francesco Bruni. Prima edizione. ; Presenta minimi segni d’uso (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni, sbucciature), volume saldo, interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Introduzione. Un’opera intitolata all’Italiano nelle regioni rivela subito la propria intenzione, vuole cioè concentrarsi sulla storia della lingua nazionale, e nello stesso tempo evitare di guardarla da un punto di osservazione unico, che non potrebbe essere diverso dalla Toscana o più precisamente da Firenze. Il rifiuto di un’impostazione toscanocentrica a favore di un’ottica decentrata, periferica, non risponde a un’attardata polemica tendente a ridurre il ruolo di Firenze nella costruzione dell’italiano: si sa che Firenze ha fornito alla lingua nazionale molto più che un punto di riferi- mento importante, e se ha cessato di costituire la pietra di paragone dell’italiano, come avveniva ancora pochi decenni fa, l’italiano continua a manifestare ben salda l’impronta fiorentina in fonetica, in morfologia, in tante altre strutture. Il fatto è, invece, che il prevalere del fiorentino sugli altri volgari della regione e del paese, e il suo irradiarsi fuori delle mura cittadine in tempi e modi diversi, può meglio seguirsi dalla prospettiva molteplice, ma non per questo incoerente, adottata qui. Diventa infatti più agevole ricostruire i contatti, e i conflitti, fra la lingua che sarebbe o che era ormai diventata nazionale e le culture locali, contrassegnate dagli idiomi parlati e da tradizioni scrittorie letterarie e documentarie (molto variegate anche all’interno di queste due categorie). Né si tratta solo di considerare la relazione del fiorentino-italiano con la storia dialettale della regione, se è vero che per secoli il latino ha avuto un ruolo essenziale nella società italiana (e non solo negli usi scritti), e che la posizione geografica o la mescolanza etnica o la dominazione politica o il prestigio culturale spiegano la vitalità di alcune lingue straniere nel passato e nel presente del paese, anche se in modo variabile e, com’è ovvio, in una parte più e meno altrove. È evidente poi il vantaggio che si ricava dal porre al centro dell’attenzione aree geografiche e culturali di volta in volta diverse, studiate di per sé e non come appendice o complemento di vicende svoltesi altrove….. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.