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L’io diviso. Studio di psichiatria esistenziale. Ronald Laing. Einaudi, 1969.

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Descrizione

Einaudi (Nuovo Politecnico 27); 1969; Noisbn ; Copertina flessibile; 18 x 10,5 cm; pp. 236; Prefazione di Letizia Jervis Comba. Traduzione di Davide Mezzacapa. Prima edizione ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno con sottolineature a biro (circa 5 pagine), timbro alla prima pagina, volume lievemente brunito; Accettabile (come da foto). ; Scritto all’età di ventotto anni, questo libro rimane, oltre che l’opera piú nota, certamente la piú originale ed equilibrata di Ronald Laing. L’analisi della lacerazione interiore che caratterizza l’io diviso dello schizofrenico si colloca tra le pagine piú nuove e più ricche della tradizione psichiatrica fenomenologica ed esistenziale, e si riallaccia direttamente ai temi sartriani de L’Etre et le Néant. L’interesse del volume va oltre il campo specifico della psicopatologia, in quanto le modalità in cui questa lacerazione psicologica si declina di fronte al mondo sono in realtà parte inte- grante della coscienza di sé dell’uomo occidentale. L’affascinante progresso che va dalla frattura originaria dei primi anni di vita alla costruzione del «sistema del falso io», in una serie di tecniche contradditorie che dilacerano l’io e lo frammentano in una serie di sottosistemi conviventi ma quasi estranei l’uno all’altro, è a un tempo storia di un processo malato, di una vicenda personale, di un uomo. Vi è qui la riscoperta di una tematica culturale che ha contribuito a creare modelli interpretativi e mediazioni esistenziali di cui la coscienza occidentale si è talora servita per darsi, oscuramente, una immagine. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.