Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943 – 25 aprile 1945). AA.VV.. Einaudi, 1963.

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Descrizione

Einaudi (Saggi 150.); 1963; Noisbn ; Copertina flessibile (sovracoperta MANCANTE) ; 21,5 x 16 cm; pp. 398; A cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli. Prefazione a cura di Enzo Enriques Agnoletti. Ottava edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni, sbucciature), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Accettabile (come da foto). ; 194 Partigiani vengono catturati dai tedeschi o dai fascisti e già sanno che saranno giustiziati dal plotone d’esecuzione o uccisi dalle torture. Scrivono ai familiari, alla madre, alla moglie, alla fidanzata, ai compagni di studio, di lavoro, di vita. Appartengono alle realtà sociali e culturali piú diverse. Tutti vivono, per la prima e l’ultima volta, l’atroce esperienza di «un tempo breve eppure spaventosamente lungo, in cui si toglie all’uomo il suo piú intimo bene, la speranza», e in cui sono costretti, in preda allo smarrimento e all’angoscia, a «dare ordine» al proprio destino e al proprio animo. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.