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L’esperienza musicale e l’estetica. Massimo Mila. Einaudi, 1978.

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Descrizione

Einaudi (PBE 56.); 1978; Noisbn ; Copertina flessibile ; 18 x 10,5 cm; pp. 181; ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), dorso con segni di lettura, interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; In questo volume Massimo Mila, critico e saggista musicale, autore fra l’altro di Cent’anni di musica moderna, Giuseppe Verdi, W. A. Mozart, Saggi mozartiani, Breve storia della musica e Lettura della Nona Sinfonia, affronta il problema dei rapporti fra musica e estetica. Senza pregiudicare il concetto della fondamentale unità dell’arte, è naturale che i cultori della musica provino un certo impaccio nel valersi di un’estetica – quale che sia il suo indirizzo – creata quasi esclusivamente da filosofi e scrittori, da gente cioè che ha unicamente esperienza dell’arte della parola. Senza pretendere di rovesciare l’estetica elaborata dal pensiero contemporaneo, il crítico musicale prova il bisogno di sottoporla ad una specie di aggiusta- mento per trarne risposta ai propri quesiti. Questo libro contiene appunto i risultati delle riflessioni alle quali è stato indotto un critico musicale desideroso di rendersi conto dei criteri del proprio lavoro. Tali riflessioni si appuntano essenzialmente sul concetto di espressione, il cui riferimento alla musica richiede particolare accorgimento e sottigliezza, per le limitate possibilità semantiche di quest’arte. Lo sforzo di approfondire e chiarire tale concetto ha condotto Mila a formulare la nozione-chiave della «natura inconsapevole dell’espressione artistica». È questo l’argomento trattato, sotto diversi punti di vista, nella maggior parte dei saggi contenuti in questo volume. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.