Le Storie. La battaglia di Salamina. Libro VIII delle storie. Erodoto. Lorenzo Valla, 1990.

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Descrizione

Lorenzo Valla/Arnoldo Mondadori (Scrittori greci e latini); 1990; 9788804142171; Rilegato con sovracoperta; 20 x 13,5 cm; pp. 244; A cura di A. Masarecchia. Testo greco a fronte ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ;La presente edizione commentata delle Storie di Erodoto è affidata alle cure di un orientalista ungherese, Janos Harmatta, e di due grecisti italiani, Agostino Masaracchia e Giuseppe Nenci. Il libro ottavo, che qui presentiamo tradotto e commentato da Agostino Masaracchia, è il più drammatico delle Storie. L’offensiva persiana contro la Grecia sembra destinata al successo. I persiani occupano Atene abbandonata e deserta: vi è rimasto soltanto un piccolo gruppo di ateniesi, che barricano la città con tavole e travi. Quando i persiani ascendono sull’acropoli, i greci si rifugiano nel santuario, dove vengono massacrati. Ma l’episodio di Delfi, dove prodigi celesti allontanano le truppe di Serse, testimonia che agli dei sta a cuore la sorte della Grecia. Poco dopo, nelle acque di Salamina, ha luogo la battaglia navale decisiva, davanti agli occhi di Serse, assiso in trono sulle pendici di un monte. La flotta greca, guidata da Temistocle, sconfigge e mette in fuga la grande flotta persiana e una parte dell’esercito di Serse torna in patria, torturata dalla fame e dalle epidemie. Mai come in questo libro Erodoto fa conoscere le ricchezze molteplici della sua arte. La linea dei fatti, tracciata con mano robusta e sicura da un grandissimo interprete della storia, è a volte nascosta tra la moltitudine dei particolari e degli aneddoti, che ci restituiscono la viva e colorita realtà quotidiana: accanto ai protagonisti, Temistocle, Serse, Mardonio, conosciamo la folla dei combattenti minori, e il grande coro anonimo dei persiani e dei greci: tutto ci viene presentato come opera esclusivamente umana frutto del coraggio e del timore, dell’avvedutezza e della sconsideratezza, della tenacia e dell’indolenza ed è al tempo stesso opera degli dei, che tessono la loro rete al di sopra dei disegni degli uomini. Questo racconto continua ad appassionarci, come se le vicende accadute in quei lontanissimi anni accadessero oggi. Più di tutto ci appassiona seguire i meandri della mente di Erodoto: freschissima come la mente di un primitivo e insieme complessa, intricata, sfaccettata, misteriosa, tanto che il suo ultimo giudizio sui fatti sembra spesso sfuggire alla nostra comprensione ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.