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Le orchidee. Il più informato e completo manuale sulla coltivazione delle orchidee. Tyson Northen Rebecca. Rizzoli, 1981.

Descrizione

Rizzoli (L’ornitorinco); 1981; Noisbn ; Rilegato con sovracoperta illustrata; 24,5 x 17,5 cm; pp. 516; Traduzione di O. Sala, introduz. M. Dalla Rosa. Prima edizione. Illustrazioni a col. e b./n. ; piccole imperfezioni e leggeri segni d’uso al bordo della sovracopertina, interno ottimo; Accettabile (come da foto). ; Tra i vegetall l’orchidea gode di una fama altrettanto sinistra quanto il serpente e il vampiro tre gli animali. Anzi, peggio. Mentre il serpente a il vampiro conservano tutta la costellazione del toro significati mitici, l’orchidea viene considerata dai più come un attributo del lusso e della ricchezza, e tutto quel che le si concede è se mai di essere in qualche modo oscuramente legata al sesso. Inoltre si tende credere che la orchidea si identifichi con la sola Cattleya. Pochissimi sanno che il nostro paese e il nostro continente sono abitati da centinaia di specie di orchidee che, anche se non sensazionali come le tropicali, più minute in tutte le loro parti, non per questo sono botanicamente meno interessanti. Si ignora che la famiglia ha una distribuzione vastissima, in quasi tutte le latitudini e nei continenti ed ambienti più diversi; che è una delle più numerose del regno vegetale (se ne conoscono circa trentacinquemila specie e se ne continuano a scoprire di nuove, senza contare le migliaia di ibridi spontanel ed artificiali). Pochissimi ancora sanno che la famiglia delle orchidee è forse la più complessa e plastica del regno vegetale e che si serve per l’ibridazione, sempre zoofila, vale a dire compiuta per mezzo di animali, insetti o uccelli, di alcuni dei meccanismi più ingegnosi, se è lecito usare questo termine, che abbia creato la natura. Le orchidee, come scrive l’autrice di questo libro “sono così diverse una dall’altra che al primo sguardo riesce difficile credere che siano imparentate tra loro. Alcune sono grandi e spettacolari, altre quasi microscopiche; alcune hanno colori delicati, altre maschere cosi sgargianti che uno è immediatamente portato a paragonarle a uccelli ed animali tropicali; alcune sono serenamente semplici nella forma, altre Incredibilmente complesse e modificate. E come se la natura, avendo inventato il tema base orchidea, l’abbia elaborato in ogni sua possibile variazione”. Un tempo tuttavia, e neppure troppo tempo fa, la coltivazione delle orchidee era riservata al professionisti e soltanto ad alcuni fortunatissimi dilettanti che potevano permettersi una serra calda ed un equipaggiamento adeguato. Ma la conoscenza dei vari generi e le tecniche culturali si sono negli ultimi tempi, specie dopo la guerra, straordinariamente evolute e semplificate, tanto che negli Stati Uniti l’orchidea si può oggi quasi considerare un fiore popolare e i dilettanti appassionati di questo fiore sono diventati migliaia e migliaia. Per coltivare alcuni generi, e neppure pochi, oggi non è neanche più necessario possedere una serra: molte specie ed ibridi possono prosperare per anni, producendo risultati assai brillanti, anche sul davanzale di una finestra o nello spazio (dove esiste) tra i doppi vetri. Considerato negli Stati Uniti come il miglior manuale sulla coltivazione delle orchidee, il libro della Northen, frutto di anni di appassionate esperienze, scritto in un linguaggio accessibile a tutti e ampiamente corredato di fotografie che illustrano i vari momenti delle tecniche culturali, riveduto ed ampliato nelle edizioni che hanno fatto seguito alla prima del 1950, prende in esame tutte le tribù più importanti, e costituisce un validissimo strumento di lavoro tanto per il principiante quanto per il coltivatore ormai versato e anche per l’impaziente pioniere che voglia volgere la sua attenzione a campi ancora intentati. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.