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La vocazione interrotta. Klossowski Pierre. Einaudi, 1980.

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Descrizione

Editore (Einaudi Leteratura 63); 1980; Noisbn ; Copertina flessibile ; 20,5 x 12,5 cm; pp. 99; A cura di G. Neri. Prima edizione. ; leggeri segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Il modo in cui Klossowski, in anni recenti, ha preso le distanze da questo libro non fa che accendere la nostra curiosità. La Vocation suspendue è il primo dei suoi romanzi: in che senso costituisce una «svolta decisiva», una «liquidazione» (dopo i primi venti anni di una vivacissima attività intellettuale)? Come sanno i lettori della trilogia di Roberte o del Baphomet, l’invenzione narrativa e la fascinazione delle immagini sono tanto piú intense in Klossowski, quanto piú specificamente coincidono con lo sperimentarsi del suo pensiero. Ma l’interesse di questo primo ro manzo va molto oltre il suo valore di anticipazione (verificabile ad esempio negli spunti su virilismo, omosessualità e immagini femminili, che impostano qui una ricerca latente dell’androgino). In questa storia, la vocazione del seminarista Jérôme viene lusingata e sviata da sollecitazioni coinvolgenti. La comunità ecclesiastica di cui fa parte è divisa da fazioni e conflitti troppo simili a quelli del mondo di fuori, percorsa da energie soggettive di cui non si riesce a controllare il senso e la portata, sottoposta a sfibranti esercizi di de- cifrazione delle immagini e a spettacolari capovolgimenti di prospettiva. La serie degli incontri di Jérôme con gli sconcertanti personaggi che gli si propongono virtualmente come padri spirituali è al tempo stesso un itinerario tra i suoi démoni interiori, è lo specchio vero e disorientante della sua storia non vissuta. Catturato ed espulso da questo circuito, Jérôme dovrà cercare nella vita la possibilità di sfuggire – e di rimanere fedele – a se stesso. Questo racconto di un’avventura profana nel sacro, dove i due termini sembrano perfidamente provocarsi, rovesciarsi e scambiarsi fino a invocare l’esorcismo, sfrutta (e libera) una carica di ambiguità che può estendersi a qualsiasi nozione o esperienza del «sacro», e alla mobilità stessa degli investimenti feticistici che regolano il nostro sistema di rappresentazioni. Non stupisce dunque che nell’elabora zione di quest’opera emergano atteggiamenti sperimentali e parodici che sembrerebbero precorrere, tra l’altro, le tecniche del «nouveau roman». Né ci si può sottrarre al dubbio che gli elementi di riflessione contenuti nelle pagine iniziali eccedano, in ultima istanza, la proble matica circoscritta del « romanzo religioso»; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.