La resa degli ottocentomila. Con le memorie autografe del barone Luigi Parrilli. Lanfranchi Ferruccio. Rizzoli, 1948.

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Descrizione

Rizzoli (La seconda guerra mondiale. Collezione di memorie, diari e studi XXII); 1948; Noisbn ; Copertina flessibile con sovracoperta ; 21,5 x 13,5 cm; pp. 381; Prima edizione. fotografie b/n fuori testo. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze, imperfezioni), interno senza scritte, volume brunito; Buono, (come da foto). ; FERRUCCIO LANFRANCHI ci rivela in questo libro i suggestivi particolari delle trattative svoltesi nei mesi di marzo e aprile 1945, in Svizzera, fra i capi delle SS e i Servizi segreti americani, per la resa del fronte italiano. Egli ha potuto attingere alle memorie di uno dei principali protagonisti della storica vicenda, il barone Luigi Parrilli, delle quali memorie viene pubblicato il testo integrale, corredato, ove occorre, di note esplicative. Il libro, essenzialmente documentario, pone, fra l’altro, nella giusta luce, l’interessamento dell’Arcivescovo di Milano per evitare all’Italia settentrionale maggiori rovine; ed illustra altri analoghi tentativi, sinora ignorati ma del pari meritevoli. L’Autore dimostra pure, con una documentazione che oggi acquista straordinario interesse, le ragioni di certe opposizioni alla “resa degli ottocentomila”, e infine molti particolari ignorati sulla conservazione dell’ Alto Adige alla sovranità italiana. Ferruccio Lanfranchi, vice redattore capo e dirigente i servizi di cronaca del “Nuovo Corriere della Sera” e del “Corriere d’Informazione” è noto per la sua documentata inchiesta sulla tragica fine di Mussolini e di Claretta Petacci e quella sulla sparizione del tesoro della Repubblica di Salò; che diede l’inizio alle note vicende circa “l’oro di Dongo”. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.