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Il senso delle cose. Richard P. Feynman. Adelphi, 1999.

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Descrizione

Adelphi (Biblioteca Scientifica 27); 1999; 9788845915352 ; brossura con risvolti; 22 x 14 cm; pp. 125; Traduzione di Laura Servidei ; Presenta leggeri segni d’uso (senza mancanze nè lacerazioni), scoloritura al dorso, internomolto buono, con rarissime scritte (segni a biro all’ultima pagina); Buono (come da foto). ; A un uditorio che si presume esilarato un Feynman in forma smagliante lancia le sue provocazioni intellettuali, spiegando col suo stile immediato e antiretorico in che consiste il metodo scientifico; mostrando, ad esempio, come sovente un’ipotesi da «quasi certamente» falsa possa diventare «quasi certamente» vera. O viceversa. Nel «quasi» è il succo di tutto il suo argomentare, un misto accattivante di vera-falsa ingenuità e di spietata astuzia analitica che lo porta a vagabondare al di fuori della fisica, nelle regioni di confine, dall’etica alla religione alla politica, a chiedersi il perché delle cose, della vita, di tutto, mosso da una curiosità insopprimibile, fanciullesca. «Ho firmato un contratto, mi renderò ridicolo» dice. Ma è chiaro che sta giocando. L’incertezza chiamata in causa da Feynman non significa abdicazione della ragione in favore di nuove e nebulose forme di conoscenza, non evoca luttuosi scenari di finis scientiae, ma rimanda alle origini e all’essenza stessa del sapere d’Occidente. In questa visione il dubbio, assunto quasi a condizione esistenziale, apre alla mente indagatrice spazi di libertà e di sperimentazione, per rinnovare continuamente la sfida all’ignoto.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.