Il giudizio della donna. Ovvero di cosa una sacerdotessa dell’antica religione della Grande Madre potrebbe pensare dei tempi attuali e dei consigli che potrebbe dare alle donne che desiderassero ascoltarla. Ada D’Ariès. Terre di mezzo, 2009.

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Descrizione

Terre di mezzo (saggistica); 2009; 9788886026932 ; Copertina flessibile con risvolti ; 21 x 15 cm; pp. 149; Quarta edizione; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni, sbucciature), interno con rare sottolineature a biro (circa 5 pagine); Accettabile (come da foto). ; Potrebbe essere possibile per una donna dei tempi attuali, che non si riconosce nei miti, nei modi d’essere e nelle finalità esistenziali che caratterizzano la maggior parte dei contemporanei, cercare di dare alla propria esistenza un senso, che fosse per lei più congeniale, ricercando una sintonia con quell’archetipo femminile che venne denominato in tempi antichissimi Grande Madre? Secondo l’Autrice del presente scritto, che ha già trattato questo argomento in alcuni suoi precedenti libri, una ricerca di questo genere potrebbe essere attuabile, purché venga compiuta una complessa trasformazione che in un primo tempo dovrebbe portare a disidentificarsi da tutte quelle concezioni, quelle morali e quei modi di pensare che caratterizzano la gran maggioranza delle moderne donne occidentali. In un secondo tempo si dovrebbe poi ritrovare il modo d’essere magico e segreto di una ipotetica donna arcaica, ovvero di una devota dell’antichissima religione della Grande Madre, di quella Dea che in luoghi e tempi diversi fu invocata e venerata dalle donne con nomi differenti, che però si riferivano sempre all’aspetto materno ed amoroso della manifestazione divina. Quella Dea datrice di gioia, di bellezza e di armonia con la quale era possibile, praticando le antiche iniziazioni femminili, acquisire una sintonia talmente forte da sentirsi parte di lei, realizzando in se stesse uno stato d’essere che non era semplicemente umano, ma era partecipe della consapevolezza divina. Per realizzare ciò sarebbe auspicabile un incontro con una vera Maestra, in grado di trasmettere segretamente l’antica sapienza delle donne. Ma poiché non vi sono più in occidente quei culti e quei centri iniziatici femminili, ove alle fanciulle veniva insegnato tale tipo di realizzazione, forse tale incontro, che potrebbe essere quasi impossibile nella realtà, potrebbe in certi casi avvenire durante un sogno, dato che secondo l’Autrice a volte i sogni potrebbero essere più importanti, se non addirittura più veri, delle cose che succedono nella vita di tutti i giorni. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.