Non più disponibile

Gli inizi della filosofia borghese della storia. Da Machiavelli a Hegel. Horkheimer Max. Einaudi, 1978.

COD: 13267 Categoria:

Descrizione

Einaudi (Paperbacks 87.); 1978; Noisbn ; brossura ; 20,5 x 12,5 cm; pp. XI-89; Traduzione di Giorgio Backhaus. Nota introduttiva di Cesare Cases. Prima edizione nella collana. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), dorso con segni di lettura, sottolineature e note a matita da pag 70 a 84; Accettabile (come da foto). ;Questo libro apparve per la prima volta presso l’editore Kohlhammer di Stoccarda nel 1930, lo stesso anno in cui Horkheimer divenne direttore dell’Istituto per la ricerca sociale di Francoforte, e si può considerare il primo prodotto di quell’indirizzo che più tardi assumerà il nome di «teoria critica». Si tratta di un’analisi del pensiero di Machiavelli, di Hobbes, degli utopisti (Moro e Campanella) e di Vico, con riferimenti ad altri pensatori, fino agli illuministi e a Hegel, che già avvertono come la storiografia sia qui intesa come fondazione della teoria. L’operazione di Horkheimer è rivolta contro lo storicismo assolutorio e giustificante, si tratti di quello accademico positivistico, di quello hegelianeggiante o di quello invalso nella tradizione marxista socialdemocratica, che risente di entrambi i primi e vede in ogni fase un necessario apporto a una presa di coscienza che sfocia inevitabilmente nel marxismo, cosi come l’evoluzione economica che vi è sottesa sfocia inevitabilmente nel socialismo. Di contro, nell’analisi di Horkheimer i pensatori che accompagnano l’ascesa della borghesia esprimono si risposte a questo fenomeno storico, ma al tempo stesso aggettano fortemente verso il presente e pongono problemi che attendono ancora la lo s soluzione.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.