Feste galanti. Paul Verlaine. Guanda, 1979.

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Descrizione

Guanda (Quaderni della Fenice 42); 1979; Noisbn ; Copertina flessibile con risvolti ; 20 x 12 cm; pp. 77; Testo francese a fronte. A cura di C. Viviani ; leggeri segni d’uso alla copertina, interno buono; Buono (come da foto). ; Il segreto delle Feste galanti, poesie «giovanili » che Paul Verlaine pubblicò venticinquenne nel 1869, prima che nascesse la sua travolgente amicizia con Rimbaud, sembra risiedere nel sapiente equilibrio realizzato tra spontaneità e artificio, tra libero gioco e incantesimo, tra naturalezza elegante di movimenti e ricerca incessante di sorprendenti effetti. Queste poesie «avvengono » sulla scena di un’inconsueta arcadia, popolata da figurine, vivacissime maschere, i cui nomi sono quelli di Pierrot, Colombina, Arlecchino, Scaramuccia, Pulcinella… Nomi semplicissimi e popolari, nomi magici e leggiadri, attori di una magistrale commedia, condotta su toni di una non solo apparente, ma anche reale, liberatoria, dolcissima frivolezza. Il poeta vi si esercita, trattando delle frecce acuminate e nondimeno dolci dell’amore, con impareggiabile purezza di voce, con lieve scioltezza, cercando un’armonia contro i violenti scontri del suo animo e il dilemma delle frequenti irresolutezze, nel fascino morbido e carezzevole della favola, della danza e del canto. Questi testi proposti nella nuovissima, esatta, calibrata traduzione di un poeta come Cesare Viviani, non mancano inoltre di stupire per il loro cara tere di indubbia attualità, per il loro «gusto » sorprendentemente vicino a certi aspetti della ricerca poetica di questi anni.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.