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Farse quotidiane. Ciò che vide il maggiordomo. Intrattenendo il Signor Sloane. Il malloppo. Joe Orton. Costa & Nolan, 1983.

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Descrizione

Costa & Nolan (L’opera drammatica 4.); 1983; 887648003x ; Copertina flessibile con risvolti ; 21,5 x 13 cm; pp. 243; A cura di Massimo Bacigalupo. Prima edizione nella collana. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze, piccola lacerazione di circa12 mm al bordo del dorso), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Maudit proletario dall’inappuntabile dandysmo, Joe Orton si guadagnò nel giro di cinque anni un posto cospicuo e personalissimo nella costellazione del nuovo teatro inglese, prima di perire nel 1967, appena trentatreenne, sotto le martellate del suo convivente. I temi di Orton sono il potere, le pulsioni sessuali, la lotta per la sopravvivenza nella crudele giungla dello stato assistenziale, ma fin da Intrattenendo il signor Sloane, un piccolo capolavoro, egli fa udire una nota essenzialmente comica, sa prendere le distanze tanto dall’ “eroe” -un bellimbusto con due omicidi a carico – quanto dai suoi avversari, amorali piccoloborghesi, ma – avverte Orton non mostri, bensì persone normali e “essenzialmente simpatiche”. I drammi successivi muovono nella direzione d’una ritualizzazione farsesca del quotidiano, alla ricerca della fallicità dionisiaca, esplicitamente esibita nella chiusa della satira “psichiatrica” Ciò che vide il maggiordomo. “Il teatro” scrisse Orton “è il Tempio di Dioniso, non Apollo. Faccio la cosa dionisiaca alla macchina da scrivere, poi lascio passare un po’ di Apollo, quanto basta a dare forma e direzione al tutto: ma non si può mai lasciare entrare Apollo completamente”. Alla violenza della sua sovversione dell’ordine borghese Orton accompagna infatti un’apollinea trasparenza di costruzione e un dialogo smagliante e “vuoto”, che chiude le più improbabili enormità in una breve frase svagata. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.