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Destini peggiori della morte. Un collage autobiografico. Vonnegut Kurt. Bompiani, 2003.

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Descrizione

Bompiani (tascabili 862); 2003; 9788845254529 ; brossura ; 19 x 12,5 cm; pp. 268; ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze, piccole lacerazioni ai bordi), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Accettabile, (come da foto). ; Si tratta di interventi pubblici, di articoli o di prefazioni e saggi opportunamente e brillantemente organizzati, i capitoli di questo libro sono sempre di racconto e di memoria. erede di Twain, si Swift, di Dickens, Kurt Vonnegut finisce sempre per conversare con il suo lettore mescolando sapientemente le storie e i commenti, divagando con ordine nello svolgimento dei sui temi abituali: l’assurdo della civiltà in cui viviamo, la stupidità del potere, il dovere del rispetto e dell’amore per il nostro prossimo. …. parla di sé e delle persone che ama o ha amato, ma anche di Böll e Hemingway, di Pollock e Steinberg, di Algren e Updike, di Yasar Kemal e Salman Rushdie, ma anche di Goebbels e Bush e dei ‘cattivi’ della Storia…. Parla della pace e della guerra, dei Nord e dei Sud, del razzismo e dei diritti civili, di Dresda e di Saigon, dei vecchi e dei giovani. Vonnegut ci insegna a guardare attorno a noi e oltre di noi. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.