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Dentro i confini. Territorio e potere dal 1500 a oggi. Maier Charles S.. Einaudi, 2019.

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Descrizione

Einaudi (La biblioteca 48.); 2019; 9788806239930 ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 22,5 x 14,5 cm; pp. XIV – 420; Traduzione di Daria Cavallini. Volume con ill. b/n fuori testo. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono (come da foto). ; L’uomo ha organizzato la superficie terrestre tramite il diritto, la guerra, il commercio e l’evoluzione tecnologica e, nel delimitare i confini, ha creato quegli spazi di sicurezza e appartenenza che hanno reso possibili stati ed economie, forme di governo e di cittadinanza. Un’acuta analisi geopolitica che dal Cinquecento giunge a un’attualità sempre piú vulnerabile e inquieta, percorsa da mura e filo spinato. Nel corso della storia, le società umane sono state organizzate soprattutto come territori, regioni politicamente limitate, i cui confini definiscono la giurisdizione e il movimento dei popoli; mentre oggi le tecnologie della globalizzazione stanno facendo cadere sempre piú le barriere della comunicazione, dei trasporti e del commercio. Questo saggio esplora l’inquieta evoluzione dell’organizzazione territoriale come pratica mondiale delle società umane. Lo storico Charles S. Maier segue i cambiamenti epocali che hanno continuamente ridefinito i territori per oltre cinque secoli e richiama l’attenzione su idee e tecnologie che contribuiscono a fornire strumenti di resistenza alla territorialità. I confini territoriali trasformano la geografia in storia, forniscono un quadro entro cui viene organizzata la vita politica, giuridica ed economica. Nei secoli dell’età moderna, le proprietà del territorio – i loro significati e le loro applicazioni – sono cambiate considerevolmente nello spazio e nel tempo. In Occidente, la territorialità moderna si sviluppò in parallelo con le idee di sovranità nel XVII secolo. I sovrani presero provvedimenti per fortificare i confini, mappare e privatizzare la terra e centralizzare la loro influenza sulle popolazioni e le risorse all’interno del loro dominio. L’arrivo delle ferrovie e del telegrafo permise l’espansione territoriale nella propria patria e all’estero, nonché l’estensione del controllo di ampi spazi. Verso la fine del xix secolo, l’estensione del territorio di una nazione diventò un indice del suo potere, con i possedimenti coloniali d’oltremare che aumentavano il prestigio e la ricchezza e ridefinivano la territorialità. Passando alle crisi geopolitiche del xx secolo, Maier presta molta attenzione al nostro presente, chiedendosi in che modo le nazioni moderne e le economie vivano ancora all’interno dei confini, e in quale misura le nostre società si siano mosse verso un mondo post-territoriale. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.