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Cuneo in età moderna. Città e Stato nel Piemonte d’antico regime. Paola Bianchi, Andrea Merlotti. Franco Angeli, 2002.

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Descrizione

Franco Angeli (Storia. studi e ricerche 1573.305); 2002; 9788846437846 ; brossura; 23 x 16 cm; pp.352 ; Contributi di: Lionello Archetti-Maestri, Giuseppe Banfo, Marco Battistoni, Paola Bianchi, Renato Bordone, Giovanni Caniato, Roberta Cevasco, Daniela Ferrari, Luca Giana, Sandro Lombardini, Davide Maffi, Diego Moreno, Paolo Palumbo, Valeria Pansini. Prima edizione. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono (come da foto). ; La costruzione dello Stato sabaudo è stata affrontata per molto tempo attraverso il paradigma della progressiva centralizzazione; nell’ombra era rimasta la capacità dei ceti dirigenti locali di interagire con tale politica, mediante una contrattazione costante e significativa. In questa seconda direzione si muove il presente volume, in cui la storia di Cuneo in età moderna emerge dal rapporto continuo e dialettico tra città e Stato. Misurarsi con concetti come quelli di Piemonte e di Stato sabaudo ha spinto a interrogarsi sul senso di categorie come “politica di riforme”, “centralizzazione”, “modernizzazione”. In tal senso, il binomio un po’ riduttivo di centro e periferia è stato scomposto nello studio delle fasi di collaborazione o di conflittualità tra capitale, sede del governo e della corte, provincia, una struttura che si sovrappose a consuetudini amministrative più antiche e articolate, e città, centro di dinamiche sociali e istituzionali insieme peculiari e affini ad altre realtà. Paola Bianchi (Alessandria, 1964), dottore di ricerca in Storia moderna all’Università di Torino, ha svolto attività di post-dottorato a Padova. Collabora con il Dipartimento di Storia dell’Università di Torino. Autrice di studi sull’ateneo torinese nella seconda metà del XVIII secolo, si occupa ora di temi socio-istituzionali legati alla storia militare. Ha pubblicato Onore e mestiere. Le riforme militari nel Piemonte del Settecento (Torino, 2002), e sta lavorando a un libro sul viaggio di formazione e sui percorsi dell’aristocrazia europea che frequentò l’Accademia Reale di Torino nel XVIII secolo. Andrea Merlotti (Bordighera, 1968), dottore di ricerca in Storia moderna e borsista post-dottorato all’Università di Torino, è attualmente assegnista di ricerca. Dopo diversi studi su Pietro Giannone, s’è interessato al tema della pluralità delle élites in antico regime, cui ha dedicato L’enigma delle nobiltà. Stato e ceti dirigenti nel Piemonte del Settecento (Firenze, 2000). Ha collaborato alla Storia di Torino pubblicata da Einaudi, occupandosi, inoltre, di storia sociale dei giochi. Sta lavorando a uno studio sul ruolo degli ordini cavallereschi nella costruzione dello Stato moderno negli spazi italiani.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.