Contro lo Stato massimo. Adolfo Angeletti, Enrico di Robilant, Francesco Cavalla, Sergio Ricossa. Liberilibri, 1998.

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Descrizione

Liberilibri (Oche del Campidoglio 27.); 1998; 9788885140394 ; Copertina flessibile con risvolti ; 19,5 x 12 cm; pp. 69; A cura del CIDAS ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, minime imperfezioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Il fenomeno politico più vistoso dell’ultimo secolo e mezzo di storia è la caduta del mito della sovranità per diritto divino. Ma la restituzione al popolo della fonte del potere, invece che condurre a una reale liberazione dell’individuo, si è rivelata una semplice transumanza fra recinti egualmente oppressivi e mutilanti. Un’altra tirannia si è sostituita a quella tradizionale. Il nuovo despota, odioso e invadente quanto il vecchio, per asservire i sudditi ha assunto vesti più accattivanti. Dismessi i panni non più presentabili della teocrazia, il Leviatano ha indossato quelli della democrazia (maoista, socialista, sovietica, liberale…). Il risultato è comunque lo stesso: esproprio progressivo delle libertà, dei diritti, del patrimonio dell’individuo da parte di una ristretta oligarchia che con espediente retorico si fa chiamare “Stato”. Regressione del cittadino al rango d’inabilitato-interdetto giudiziale. Di qui gli Infiniti del Civilissimo Stato democratico: istruire, curare, educare, tutelare, garantire, concedere, vietare, obbligare, tassare, autorizzare, reprimere, disciplinare, controllare, inibire, interdire, spiare, pedinare, intercettare, indagare, inquisire, schedare, criminalizzare, incarcerare, accusare, processare, giudicare, condannare …, su cui tutti dovremmo interrogarci..; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.