Carlo Mollino. A occhio nudo. L’opera fotografica 1934-1973. Ediz. italiana e inglese. Fulvio Ferrari, Napoleone Ferrari (a cura di). Fratelli Alinari, 2009.

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Descrizione

Fratelli Alinari 24 Ore (Museo di storia della fotografia); 2009; 9788895849058 ; brossura con risvolti ; 29 x 24 cm; pp. 181; A cura di Fulvio Ferrari, Napoleone Ferrari. Traduzione di Erika Bizzarri. Volume riccamente illustrato a col e b/n. ; Presenta minimi segni d’uso, interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Attraverso 137 opere che vanno dal 1930 al 1973, il volume racconta i “mondi fotografici” di Mollino: l’architettura, lo sci e, sopratutto, l’importante corpus dei ritratti femminili. Carlo Mollino (Torino, 1905-73) si laurea al Politecnico di Torino nel 1931 e nel 1949 entra a far parte del corpo docente. Inizia la sua poliedrica carriera occupandosi di architettura, fotografia, automobilismo, aeronautica e letteratura. Negli anni Trenta progetta la Società Ippica Torinese, riconosciuto capolavoro dell’architettura internazionale e alcuni interni di sapore surrealista. In questi ambienti esegue i suoi celebri ritratti femminili in bianco e nero che pubblica parzialmente nella sua rilevante opera di critica fotografica: Il Messaggio dalla Camera Oscura. Con la Leica e la Polaroid produce migliaia di immagini improntate ad un lirico erotismo. Nel 1942 diventa maestro di sci. Fotografa e disegna nitidi schemi tecnici per il volume Introduzione al discesismo, pubblicato a Roma nel 1950. I progetti architettonici di Mollino condividono la sofisticata geometria delle linee sinuose del mondo naturale, mescolandole a fantasie surrealiste. Egli sa risolvere le sue visioni con concrete ed ingegneristiche soluzioni pratiche, dalle quali nascono mobili in legno scolpito o in compensato curvato, tutti pezzi unici. Nel 1946 realizza l’edifico “Slittovia del Lago Nero”, sintesi della tradizione costruttiva alpina e della qualità tridimensionale propria dei progetti e dell’estetica molliniana . A questo progetto segue la costruzione di un condominio, la “Casa del Sole” di Cervinia (1947-54), che egli stesso definisce un “villaggio verticale”. A metà degli anni Cinquanta vince il rally del Sestriere, realizza l’auto da corsa “Bisiluro”, e progetta due auto da record rimaste allo stadio di modelli. Diverrà proprietario di sette aerei da acrobazia, tra le discipline del volo quella che più lo appassiona. Nel 1959 disegna la sala da ballo Lutrario, un interno immaginato come un bosco realizzato in ceramica e mosaico. Contemporaneamente ricostruisce per sé un appartamento all’interno di una villa antica, oggi Museo Casa Mollino.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.