Canone di Avicenna fra Europa e Oriente nel primo Cinquecento. l’Interpretatio Arabicorum nominum di Andrea Alpago. Alpago Andrea, Vercellin Giorgio (A cura di). Utet, 1991.

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Descrizione

Utet (Strenna); 1991; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta e custodia; 25,5 x 18 cm; pp. 141; Volume riccamente illustrato a col. e b./n. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Alcune «definizioni» di termini arabi che uno scienziato della Serenissima Repubblica di Venezia – Andrea Alpago – aggiunse alla traduzione latina di un testo di medicina celeberrimo per secoli, il Canone di Avicenna. Ciò avveniva nei decenni a cavallo tra il XV e il XVI secolo: esattamente l’epoca cioè nella quale tradizionalmente si colloca la nascita dell’età moderna. Un’epoca di grandi mutamenti nella vita politica, economica, sociale e culturale, situata tra un «vecchio» mondo e un «nuovo» mondo. Alpago tentò di porsi come tramite fra le diverse realtà in cui aveva vissuto (quella italiana, europea e cristiana da una parte e quella orientale e musulmana dall’altra): proponendo alla lettura il suo lavoro ci è sembrato di poter offrire piacevoli spunti non tanto di conoscenza di elementi esotici, quanto di riflessione più generale sulle relazioni tra mondi «diversi». ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.