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Un mestiere pericoloso. La vita quotidiana dei filosofi greci. Canfora Luciano. Sellerio, 2000.

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Descrizione

Sellerio (La memoria No. 465); 2000; 9788838915826 ; brossura con risvolti ; 16,5 x 12 cm; pp. 233; Titolo originale: Anleitungen zum Umgang mit Klassikern. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono (come da foto). ; La difficile vita quotidiana dei filosofi greci nell’ostilità del conformismo e del potere. Se si pone mente al caso dei filosofi greci (per lo meno di alcuni), il motto celebre, e celebrato, di Marx, secondo cui i filosofi si sarebbero sinallora limitati a «interpretare il mondo» astenendosi dall’imperativo inderogabile di «cambiarlo», non sembra corrispondere al vero. Giacché quegli antichi inventori del filosofare, in verità, operarono. E in una piccola comunità, quale fu la città antica, la loro azione risultò sommamente visibile: tanto da diventare non di rado il bersaglio della più popolare forma d’arte, la commedia. Più avanti di tutti si spinse Platone, il quale tentò addirittura di costruire la «città nuova»; e perciò patì la cattività e rischiò il peggio. Molto dopo di lui, uno stoico, Blossio di Cuma, fu dapprima coi Gracchi. Una volta persili, andò a morire combattendo al fianco di Aristonico e dei suoi ribelli, i quali chiedevano uguaglianza e adoravano il sole. La loro parola era dunque azione. Contro Socrate – l’uomo che forse meglio rappresenta gli antichi pensatori nella fantasia dei posteri – fu lo stesso ceto politico a mobilitarsi per neutralizzarlo. E lo colpirono: con lo strumento, talvolta cieco, ma ognora onnipotente, del verdetto di un tribunale. Luciano Canfora; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.