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Tutto il teatro. Genet Jean. Saggiatore, 1971.

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Descrizione

Saggiatore (Scritture 10); 1971; Noisbn ; Rilegato con sovracopertina illustrata; 23,5 x 18,5 cm; pp. 341; TRADUZIONE DI GIORGIO CAPRONI E RODOLFO WILCOCK Prima edizione. ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Vigilanza stretta – Le serve – I paraventi – I negri – Il balcone ; “Provare che il genio non è un dono ma la soluzione estrema dei casi disperati, ritrovare la scelta che lo scrittore compie di se stesso, della propria vita e del senso dell’universo fin negli aspetti formali del proprio stile e del modo di comporre, fin nella struttura delle proprie immagini e nella specificità dei propri gusti, descrivere nei particolari la storia di una liberazione…”. questo si proponeva Sartre scrivendo Saint-Genet, Comedien et Martyr, la psicoanalisi esistenziale di Jean Genet. Sono trascorsi poco più di vent’anni dal giorno in cui, pubblicandone per primo alcuni Iscritti nella sua rivista Les ” temps modernes, Sartre sollevava in forme clamorose e violente il caso umano e letterario di Jean Genet. Quel clamore si è andato poi a poco a poco attenuando, ma il caso rimane ancora aperto e ben lungi dal comporsi in una persuasiva e pacifica definizione. Storia miserevole e volgare di una condizione umana decaduta nelle forme più abiette della delinquenza e del vizio; ovvero straordinaria esperienza di vita portata consapevolmente al limiti di un’estrema ribellione a tutte le convenzioni sociali? Superamento e liberazione della miseria esistenziale tradotta in forme di assoluta verità poetica, oppure abile gioco dilettantesco che prende rilievo dalla stranezza e singolarità della materia? L’evidente disuguaglianza dei risultati potrebbe forse farci propendere verso una soluzione limitativa; ma per un altro verso l’innegabile rigore stilistico, lo splendore formale e l’intensità del ricordo sembrano attestare, piuttosto, l’autenticità di una vocazione. Il personaggio, con tutta la ricchezza delle sue vicende vissute e trasfigurate nella finzione, rimane vivo, anche se si è in parte spogliato della primitiva suggestione enigmatica e di certe frettolose implicazioni sul piano sociale e Si che appare ben giustificata l’impresa di questa traduzione del suo Teatro (dove si incontrano alcune delle prove più felici, come Vigilanza stretta, II balcone con mirabile aderenza alle qualità letterarie dell’originale da Giorgio Caproni e Rodolfo Wilcock. Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.