Teatro. D’amore si muore. Anima nera. In memoria di una signora amica.. Patroni Griffi Giuseppe. Garzanti, 1965.

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Descrizione

Garzanti ; 1965; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 22 x 14,5 cm; pp. 257; Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (piccole lacerazioni e imperfezioni ai bordi), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Le tre commedie di Giuseppe Patroni Griffi qui presentate si possono leggere come tre capitoli di un solo romanzo: un romanzo che inizia con D’amore si muore, e procede a ritroso, negli anni, con Anima nera e con In memoria di una signora amica, quasi per risalire alle cause di quell’antitesi drammatica già chiaramente individuata nel primo lavoro: l’antitesi ferma e insuperata tra il sentimento e una realtà di cui non ci si può impossessare col sentimento, e che perciò rimane ostile e sorda, o da aggirare in altri modi più accomodanti. Ma come si spiega il successo, davvero insolito per un autore italiano, di queste commedie? Come mai sin dalla prima rappresentazione di D’amore si muore il pubblico capi e corrispose? Perchè per la prima volta, dopo tanti personaggi introversi, concettosi, simbolici o filosofeggianti, apparvero sul palcoscenico dei giovani che conoscevano la forza della passione; quei giovani, che si potevano incontrare per la strada, a cinema o in un caffè, non erano più gli “indifferenti” e gli “stranieri” che ci avevano descritto nei libri, ma i protagonisti di una vera tragedia, mossi da una insopprimibile esigenza d’amore. Questa passione esplode nelle commedie di Giuseppe Patroni Griffi come la musica del Trovatore nel primo atto di D’amore si more; e il parallelo vale per i sentimenti, perchè per quanto riguarda lo stile il discorso è ben diverso. Non era nato ancora un equivalente teatrale del realismo che aveva dato risultati così importanti nel dopoguerra. Quel clima, nel quale il pubblico si era riconosciuto, non aveva sfiorato il nostro teatro se non indirettamente, attraverso le regie di un Visconti o di uno Strehler: nessun testo aveva però in sè le qualità di stile e di linguaggio adatte a ricrearlo sulle scene con la stessa immediatezza e forza poetica del cinema e della letteratura. E sono appunto le qualità che il pubblico ritrovò nel teatro di Giuseppe Patroni Griffi e che il lettore, oggi, anche al di fuori della suggestione spettacolare, può riscontrare su queste pagine. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.