Sentieri tortuosi. Bruce Chatwin fotografo. La fotografia vista da Roberto Calasso. Chatwin Bruce. Adelphi, 1999.

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Descrizione

Adelphi; 1999; 8845913805 ; brossura ; 22 x 23 cm; pp. 189; A cura di Roberto Calasso. Seconda edizione. Volume riccamente illustrato con 173 a colori e 49 in b/n ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, piccolissime macchiette al taglio superiore; Molto buono (come da foto). ; «Lo zio Robin, suonatore di fagotto, sosteneva che in anglosassone chette-wynde voleva dire sentiero tortuoso». A questi «sentieri tortuosi», che paiono inscritti nel nome e nel destino di Bruce Chatwin e che lo hanno condotto in una perenne irrequietezza nei luoghi più disparati, dalla Mauritania ai deserti australiani, è dedicata la prima mostra al mondo che fornisca un quadro vasto e articolato della sua opera di fotografo. Mostra molto attesa, da quando la pubblicazione dell’Occhio assoluto ha rivelato l’esistenza di un’attività sino allora ipotizzabile solo sulla base delle foto che accompagnano In Patagonia (foto, peraltro, di cui Rebecca West ebbe a dire che erano talmente belle da rendere superfluo il testo). Di fatto Chatwin nei suoi viaggi ha sempre usato la macchina fotografica come una sorta di taccuino visivo, in parallelo ai celebri quaderni di tela cerata che sempre lo accompagnavano e che sono il vero laboratorio della sua opera letteraria. Si sono così accumulate centinaia di fotografie – in gran parte ignote e ora messe a disposizione da Elizabeth Chatwin –, che Roberto Calasso, cui si deve anche il saggio introduttivo al catalogo, ha scelto e organizzato in sezioni, creando un contrappunto fra di esse e l’opera letteraria, l’ultima a tutt’oggi in cui si sia incarnato il «mito del viaggio». ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.