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Racconti crudeli. Villiers De L’Isle-Adam. Savelli, 1980.

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Descrizione

Savelli (Il Labirinto 11.); 1980; Noisbn ; Copertina flessibile con risvolti ; 18,5 x 13,5 cm; pp. 143; Traduzione e introduzione di Gloria De Antoni e Loredana Scaramella. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni ), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; “Maggiore fra i minori” dell’Ottocento francese, Jean Marie Mathias Philippe Auguste, conte di Villiers de l’Isle-Adam, riassume nella sua opera e nel suo personaggio i motivi fondamentali della letteratura del suo secolo, dalle tematiche romantiche a quelle decadenti, e ne anticipa gli sviluppi con slanci imprevedibili che ne fanno uno dei protagonisti dell’avventura simbolista e un precursore di certa sensibilità surrealista. I suoi personaggi, pallidi adolescenti e donne fatali, consumano i propri giorni nel turbinio festoso e scintillante, eppure macabro, della Parigi fin de siècle, finchè una morte elegante e aristocratica quanto loro non viene a liberarli da un’esistenza banale e noiosa a cui si concedono con distaccata ironia. I Racconti crudeli, pubblicati nel 1883, costituiscono un mosaico dai toni lunari in cui gli elementi caratteristici della personale mitologia creata dall’autore si fanno più evidenti per il loro ossessivo ripetersi. Al sogno spesso si aggiunge la beffa, si associa, per dirla con Huysmans, « una vena di canzonatura macabra e feroce, (…) uno scherno di una comicità lugubre; dettato, come in Swift, dall’indignazione ». Tutto il gretto utilitarismo contemporaneo, tutta la bestialità borghese; vengono stigmatizzati in queste pagine con pungente ironia.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.