Operazione Barbarossa. Il conflitto russo-tedesco 1941-1945. Clark Alan. Garzanti, 1966.

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Descrizione

Garzanti (memorie e documenti.); 1966; Noisbn; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 23 x 16 cm; pp. 527; Prima edizione. Volume illustrato con 41 fotografie e 15 cartine.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (piccole imperfezioni), interno senza scritte, lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Nel giugno 1941, con l’Operazione Barbarossa, la Wehrmacht iniziò l’invasione dell’URSS, dando inizio al più grande scontro frontale della storia tra due eserciti potenti e due sistemi opposti per ideologia e governo. La guerra sul fronte orientale, lontana dalla Blitzkrieg sperata da Hitler, si trasformò in un conflitto logorante di quattro anni, culminato in sanguinose battaglie e immense perdite. Molti aspetti della guerra all’est, come la strategia, le deportazioni e l’occupazione, furono a lungo poco esplorati dagli storici. Dopo la sconfitta della Germania, i generali superstiti attribuirono la responsabilità a Hitler, accusandolo di incompetenza e follia. Tuttavia, lo storico Clark evidenzia che tra il 1940 e il 1945, i generali della Wehrmacht non manifestarono le divergenze strategiche che in seguito riportarono nei loro diari. Anzi, alcune delle loro proposte si dimostrarono persino peggiori, dal punto di vista militare, rispetto alle intuizioni di Hitler. L’iniziale avanzata di 500 km in Russia, che sembrava una vittoria tedesca, si trasformò in una guerra di logoramento, dimostrando che la sconfitta non fu causata da un singolo fattore, ma da una combinazione di errori strategici e resistenza sovietica. ;

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