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Odo e Riprando. F. Tripeleff. Firenze Atheneum, 1991.

Descrizione

Firenze Atheneum (White Land); 1991; 8872550319; Copertina flessibile ; 21,5 x 14,5 cm; pp. 206; ; minimi segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Anno del Signore 1405. Grandi fermenti serpeggiano per tutto l’Occidente europeo. Anche l’Italia subalpina risente del clima generale: lotte, rivendicazioni, rivolte, agitano la piccola nobiltà e il popolo. Vescovo e signore di Novara è, in questi anni critici, Riprando da Pombia, un uomo “forte e vigoroso, piuttosto alto di statura dai lineamenti fini che non celano, però, una punta di imperiosa caparbietà…” Una notte d’estate, calda e afosa, Riprando, tormentato dalla sete, si alza da letto si reca nel cortile del suo Palazzo per rinfrescarsi al vecchio pozzo. Ma un uomo nudo sta facendo il bagno: è Odo il chierico, nipote del vescovo Pietro. Riprando, non visto, rimane a guardarlo, turbato e affascinato. È la prima scena, quella del pozzo appunto, con cui si apre questo avvincente romanzo: un incontro che avrà imprevedibili sviluppi e che segnerà la vita dei due protagonisti e la storia stessa. Fra lotte interne, intrighi di corte, viaggi, spedizioni contro popoli invasori, tradimenti e congiure, si svolge così questa appassionante vicenda, densa di avvenimenti e personaggi indimenticabili, dove fantasia e realtà storica si fondono mirabilmente. L’affresco di un’epoca cruciale e nello stesso tempo la sto- ria complessa e sconvolgente di un’amicizia e di un amore profondi e incancellabili. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.