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Occhio per occhio. Polonia 1945: la storia della vendetta ebraica contro i nazisti. Sack John. Baldini Castoldi, 1995.

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Descrizione

Baldini Castoldi (I saggi No. 45); 1995 ; 9788885987784; brossura con risvolti ; 24,5 x 15 cm; pp. 300; Traduzione di Enrico Lepri. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono (come da foto). ; Tra le numerose tragedie rimosse nella storia di questo secolo, spesso si dimenticano gli eventi che seguirono la fine della seconda guerra mondiale. Nel 1945 l’esercito sovietico occupò la Polonia e parte della Germania: una regione abitata da dieci milioni di civili tedeschi. Con efficienza tipicamente stalinista, venne subito organizzato un Ufficio per la sicurezza dello Stato, col compito di iniziare una politica di denazificazione. Oltre a polacchi desiderosi di vendicarsi, i russi reclutarono anche ebrei scampati ai campi di sterminio. I tedeschi che finirono nei 1225 campi di concentramento erano per il 99 per cento civili che non avevano mai combattuto, compresi donne e bambini: coloro che sopravvissero alle torture, vennero spesso falciati dal tifo e dagli stenti. Le stime più realistiche calcolano dai 60.000 agli 80.000 morti. La cifra è minima, di fronte all’Olocausto del popolo ebraico: a raggelare è che nell’organizzazione repressiva stalinista trovarono un posto di rilievo alcuni di coloro che dei nazisti erano stati vittime, e che si trovarono nella posizione per applicare alla lettera la legge del taglione. A distanza di mezzo secolo, John Sack ha ritrovato, negli Stati Uniti e in Polonia, i protagonisti di questa vicenda: li ha intervistati, ha confrontato meticolosamente le loro testimonianze, e ha scritto un libro che cerca, con grande onostà e umiltà, di rispondere a questa domanda: che cosa ha spinto persone che hanno sofferto l’inimmaginabile a passare dalla parte dei carnefici? “Io, come ebreo che aveva condotto ricerche in Europa”, scrive Sack, “sentivo di dover riferire, perché gli ebrei conservassero la loro autorità morale, che cosa avevano fatto dei comandanti ebrei. Mi aspettavo che qualcuno mi avrebbe chiesto: “Come può un ebreo scrivere un libro come questo?” e sapevo che la mia risposta sarebbe stata: “No, come può un ebreo ‘non’ scriverlo?” ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.