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Mosca 1941. Una città contro le armate di Hitler: la più grande battaglia della storia. Braithwaite Rodric. Mondolibri, 2009.

Descrizione

Mondolibri (Su licenza Mondadori.); 2009; Noisbn ; Rilegato con titoli in oro al dorso, sovracoperta ; 22,5 x 15 cm; pp. 405; Traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana. Volume con 63 foto in b./n. fuori testo. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze, piccole lacerazioni ai bordi della sovracoperta), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; L’epico scontro tra due eserciti di milioni di uomini e la disperata lotta per la vita di una città e di un intero popolo. L’invasione tedesca dell’Unione Sovietica, scatenata a sorpresa il 22 giugno 1941, vide le armate di Hitler avanzare incontrastate con spaventosa rapidità, occupare ampie zone di territorio, sbaragliare intere divisioni dell’Armata Rossa facendo centinaia di migliaia di prigionieri. L’”operazione Barbarossa”, nome in codice dell’ennesima “guerra lampo” dopo quelle già attuate con successo in tutta Europa, sembrava coronare il progetto nazista di dominio del mondo. A Mosca, dopo angosciose giornate di incredulità e smarrimento, per cercare almeno di contenere la marcia trionfale del nemico vennero create grandi formazioni militari dette “fronti”, affidate ai migliori generali, i cui ranghi dovevano essere continuamente reintegrati con nuove leve di coscritti o, sempre più spesso, con donne e volontari civili. E mentre al Sud si passava da una sconfitta all’altra e al Nord iniziava il calvario di Leningrado (900 giorni d’assedio, 1 milione di morti), alle porte della capitale si giocò la partita che si sarebbe rivelata decisiva per le sorti del conflitto. I cittadini accorsero sulle barricate erette nelle vie d’accesso alla città e raggiunsero nelle foreste i partigiani, impegnando quello che sembrava un avversario invincibile nella più grande battaglia di tutti i tempi: 7 milioni di militari coinvolti in feroci combattimenti in cui morirono circa 900.000 soldati russi, più delle vittime americane e inglesi dell’intera seconda guerra mondiale. Rodric Braithwaite ricostruisce i fatti di quei tragici mesi dal punto di vista dei sovietici, raccontando le storie di militari e intellettuali, contadini e politici, e offrendoci il ritratto di Stalin e del suo stato maggiore mentre, incuranti del tributo di sangue imposto dai loro piani, gettano le basi per la vittoria finale. Per ristabilire la verità storica di questa epopea di eroismo e sofferenza, spesso trasformata in stereotipo dalla propaganda di regime, Braithwaite si è basato, oltre che sui risultati più recenti della ricerca storiografica e su documenti divenuti accessibili solo dopo l’apertura degli archivi sovietici, sulla testimonianza diretta di decine di cittadini russi di ogni estrazione sociale. Ed è proprio dalle loro voci che emerge, a sorpresa, un’altra verità, forse paradossale ma profondamente umana: gli anni in cui fermarono (anche per noi) l’esercito di Hitler sono stati i più intensi, i “migliori” della loro vita.; ATTENZIONE! Spedizione tracciabile entro 24 ore lavorative. Il libro sarà accompagnato dallo scontrino, chi volesse la fattura deve comunicare i dati completi al momento dell’ordine. Contatti: 0118390381.