Descrizione
Mulino (Saggi 218); 1995; Noisbn; Copertina flessibile ; 21 x 13,5 cm; pp. 505; ; qualche sottolineatura a matita, segni d’uso alla copertina, interno buono; Accettabile (come da foto). ; Per gli autori classici che scrissero sui partiti politici tra la fine del secolo scorso e la metà di questo – da Ostrogorski a Michels, da Weber a Duverger – il punto di partenza era invariabilmente costituito dall’idea che per comprendere attività, funzionamento e trasformazioni dei partiti occorresse metterne a nudo il «nocciolo organizzativo», riconoscere che i partiti sono, prima di tutto, organizzazioni e che l’analisi organizzativa deve pertanto precedere ogni altra impostazione. Questa prospettiva, centrale nella teoria classica e in larga misura accantonata dalla ricerca successiva, è anche il punto di partenza di questo volume. Utilizzando apporti che appartengono a tradizioni disciplinari diverse, l’autore sviluppa un’indagine storico-comparata delle vicende di diversi partiti europei e avanza nuove ipotesi sui rapporti partiti-ambiente, sui fenomeni di burocratizzazione, sui fattori politici in gioco nelle trasformazioni organizzative. L’esame dei momenti di formazione e di sviluppo organizzativo, nonché l’attenzione privilegiata per i conflitti interni che hanno per posta la distribuzione del potere, consente all’autore di elaborare uno schema interpretativo generale per lo studio del mutamento nelle organizzazioni di partito. Nelle pagine conclusive le trasformazioni organizzative e la crisi che i partiti oggi sperimentano vengono esaminate alla luce delle piú generali tendenze di mutamento delle società occidentali e delle inedite pressioni e sfide che stanno investendo le democrazie pluraliste. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.